Volkswagen, ok a intesa da 14,7 miliardi negli Usa
Il giudice del tribunale di San Francisco dà il via ai risarcimenti
Semaforo verde della magistratura americana al maxi-accordo di risarcimento da 15 miliardi di dollari che la Volkswagen pagherà ai consumatori per lo scandalo dei diesel truccati. Il giudice del tribunale di San Francisco incaricato del caso ha dato ieri la sua approvazione definitiva all’intesa raggiunta nei mesi scorsi dall’azienda tedesca e dai legali dei proprietari di quasi mezzo milione di vetture, danneggiati dai software illegali che riducevano l’inquinamento i n condizioni di test mentre le emissioni durante la guida in strada superavano ampiamente i limiti di legge.
L’intesa, siglata i n giugno anche con le autorità federali di protezione ambientale dell’Epa, riguarda i 475.000 americani in possesso di auto con motori diesel da due litri. Saranno loro a ricevere direttamente dieci miliardi di dollari, rivendendo le auto dello scan- dalo alla casa tedesca e ricevendo un ulteriore assegno compreso tra i 5.100 e i 10.000 dollari ciascuno. Volkswagen verserà anche 2,7 miliardi di multa al governo e investirà due miliardi per lo sviluppo di tecnologie ecologiche.
Il giudice californiano, Charles Breyer, aveva già definito quest'estate l’intesa «adeguata e ragionevole» ma ha dovuto esaminare e respingere le obiezioni sollevate da oltre 400 consumatori prima di poter esprimere il suo parere finale favorevole. Complessivamente la società ad oggi si è impegnata a sborsare 16,6 miliardi, se ai 15 miliardi adesso autorizzati si aggiungono 1,2 miliardi destinati ai concessionari, 86 milioni pagati alla California e 603 milioni indirizzati ad altri stati per la violazione di legislazioni ambientali.
Il risarcimento è già tra i maggiori nella storia della Corporate America, alle spalle dei 246 miliardi imposti ai colossi del tabacco nel 1998 e ai 38 miliardi chiesti alla BP per la tragedia del Golfo del Messico nel 2011. Ma la vicenda non può essere ancora archiviata dalla Volkswagen: restano aperti i negoziati sempre con l’Epa per eventuali riparazioni ai veicoli, un’opzione da offrire ai clienti che non volessero rivendere le vetture difettose all'azienda. Una soluzione tecnica soddisfacente latita e dovrà essere sottoposta da Volkswagen alle authority.
Un accordo parallelo è inoltre tuttora atteso per le auto diesel truccate con più grandi motori da tre litri, circa 85.000. Un incontro in tribunale tra i negoziatori delle parti è programmato per il 3 novembre. Per Volkswagen restano infine da risolvere le inchieste penali avviate dal Dipartimento della Giustizia statunitense su possibili responsabilità per i reati commessi e le indagini in Europa.