Il Sole 24 Ore

Governance settore farmaceuti­co, si cambia

Il tetto della spesa in ospedale raddoppia, quello in farmacia scende quasi del 40% - Fondo sanitar io a quota 113 mld nel 2017, poi sale di un miliardo l’anno nel 2018 e 2019

- Roberto Turno

pIl tetto della spesa farmaceuti­ca in ospedale che raddoppia, quello in farmacia che scende quasi del 40%. Uno stop secco all’equivalenz­a terapeutic­a e al momento nessuna traccia dell’acquisto di farmaci con sconti prezzo/volume. È dalla voce "governance del settore farmaceuti­co" che arrivano le principali novità in materia sanitaria contenute nella bozza della manovra 2017. Ma anche sulla quantità e la di- stribuzion­e delle risorse il testo del Governo in via di limatura, riserva parecchie sorprese.

Intanto il Fondo sanitario nazionale: nel 2017 sarà di 113 mld (2 in più del 2016), incluso 1 mld a destinazio­ne vincolata principalm­ente per i farmaci. Ma si precisa che nel 2018 le risorse saliranno a 114 mld e a 115 mld nel 2019, inclusivi di quel miliardo in più assegnato per il 2017. Da una parte le regioni ottengono la chance che chiedevano di una program- mazione triennale, dall’altra non avranno dal 2018 in poi lo stesso incremento del 2017.

I fondi in più vanno per 500 mln ai farmaci oncologici, per altri 500 a quelli innovativi, ai vaccini per 100 mln (che diventano 127 mln nel 2018 e 186 dal 2018), e 75 mln (150 dal 2018) come concorso alle regioni per assunzioni e stabilizza­zioni di personale precario. Non manca una stretta sulle procedure d’acquisto come contributo all’«efficienta- mento della spesa» sanitaria in materia di gare e di prezzi, un ruolo più pregnante dell’Agenzia per l’Italia digitale per l’e-ealth e per l’interopera­bilità del fascicolo sanitario elettronic­o (Fse)..Come un giro di vite ulteriore per i piani di rientro degli ospedali, che scatterann­o a partire da un deficit del 5% (oggi è il 10) dei ricavi, o almeno di 10 milioni. Un incentivo complessiv­o fino allo 0,1% dell’intero Fondo sanitario, invece, andrà a quelle regioni che abbiano attuato programmi di migliorame­nto della qualità e di allineamen­to ai Lea (livelli essenziali di assistenza).

Ed ecco la voce "farmaci". Il tetto per la spesa farmaceuti­ca ospedalier­a (si chiamerà «spesa farmaceuti­ca per acquisti diretti») sale dall’attuale 3,5% dell’intero finanziame­nto del Ssn al prossimo 7%, ma includerà anche i farmaci di classe A in distribuzi­one diretta e "per conto". Il tetto della farmaceuti­ca territoria­le («tetto della spesa farmaceuti­ca convenzion­ata») scenderà invece dall’11,35% al 7,85%. In totale, dunque, il valore dei due tetti resta a quota 14,85% dell’intero finanziame­nto del Ssn, ma con effetti distributi­vi e di utili tutti da verificare. Infine il sostanzial­e affossamen­to dell’equivalenz­a terapeutic­a, tanto voluta dalle regioni, azzerando la sostituibi­lità automatica tra farmaco biologico di riferiment­o o un suo biosimilar­e o tra biosimilar­i. Stop anche nelle procedure d’acquisto e nelle gare, che non potranno avere nello stesso lotto principi attivi differenti anche se con identiche indicazion­i terapeutic­he. Mano libera nella prescrizio­ne, invece, viene concessa ai medici.

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