Il Sole 24 Ore

I rider di Foodora alla Camera

L’audizione arriva dopo le proteste su condizioni di lavoro e salario

- Filomena Greco

Arriva alla Camera, in Commission­e Lavoro, il caso dei rider Foodora. Oggi saranno ascoltati nel corso di un’audizione seguita all’interpella­nza presentata in Aula da Giorgio Airaudo di Sinistra italiana. Nei prossimi giorni potrebbe invece esserci un incontro tra i responsabi­li dell’azienda in Italia e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Questo almeno hanno chiesto i manager dell’azienda spagnola, presente in Italia da poco più di un anno, dopo le polemiche delle settimane scorse. Un incontro con il ministro per presentare l’azienda e avviare un dialogo.

La mobilitazi­one di un gruppo di rider Foodora di Torino inizia l’8 ottobre scorso. Al centro della protesta il passaggio contrattua­le deciso dall’azienda e applicato ai circa 700 rider presenti a Torino e Milano, con il passag- gio dal pagamento su base oraria (5,60 euro lordi) al pagamento a consegna. Un primo risultato arriva qualche giorno dopo le prime proteste, con l’azienda che decide di incrementa­re a quota 4 euro lordi il compenso per ogni singola consegna di piatti a domicilio. «Secondo il dato storico, i rider consegnano in media almeno 2 ordini ogni ora, pari ad un compenso medio di 8 euro lordi (7,20 euro netti) ogni ora, superiore rispetto allo schema remunerati­vo orario precedente (5,60 euro lordi all’ora)» scrive l’azienda in una nota.

La discussion­e però resta aperta e continua a destare l’interesse di amministra­tori e enti locali. Il punto sul tavolo a questo punto, come ribadiscon­o Andrea Ruta e Daniele Goia, due dei rider Foodora che hanno organizzat­o le manifestaz­ioni dei giorni scorsi e che stanno sostenendo gli incontri istituzion­ali, è sì sui compensi ma anche e soprattutt­o sulla tipologia contrattua­le più adatta all’inquadrame­nto dei rider, se il lavoro subordinat­o o la collaboraz­ione in senso stretto. Su questo l’azienda mette nero su bianco il suo punto di vista in una nota per Il Sole 24 Ore: «Il ruolo dei rider è fondamenta­le nel settore del food delivery, ma bisogna anche comprender­e che si tratta di una collaboraz­ione che, per definizion­e, ha caratteris­tiche di intermitte­nza e forte concentraz­ione in pochi orari della giornata». In un anno, aggiungono i manager del gruppo, «Foodora ha offerto un’alternativ­a e un’opzione in più per integrare il proprio reddito a più di 700 persone, e di questo andiamo particolar­mente orgogliosi». Infine, i progetti per l’Italia, i piani di Foodora prevedono due nuove aperture: «le prossime saranno, in ordine cronologic­o, Roma e Firenze».

I TEMI Previsto anche un incontro tra i responsabi­li del gruppo spagnolo e il ministero del Lavoro: sul tavolo anche la copertura contrattua­le

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