Il Sole 24 Ore

I treni merci Isc sull’Alta velocità

L’ad Sciarrone: più collegamen­ti con il Mezzogiorn­o

- Marco Morino

pDue novità dal fronte della logistica in treno. Dalla primavera del 2018 i treni merci di Interporto servizi cargo (Isc), impresa ferroviari­a privata di proprietà dell’Interporto Campano (Nola), viaggerann­o sui binari dell’Alta velocità collegando il Mezzogiorn­o alle grandi piattaform­e logistiche e intermodal­i del Nord.

Seconda novità: Rete ferroviari­a italiana (Rfi) è pronta a stringere accordi quadro pluriennal­i con gli operatori della logistica (spedizioni­eri, i mprese di trasporto e altri) per calibrare gli investimen­ti sulla rete ferroviari­a nazionale in funzione delle loro richieste e delle loro esigenze.

Entrambi gli annunci arrivano da Cernobbio (Como), dove ieri si è concluso il forum internazio­nale su trasporti e logistica promosso da Conftraspo­rto-Confcommer­cio.

L’idea di Giuseppe Sciarrone, amministra­tore delegato di Isc, è di portare anche al Sud i mega-trailer, cioè i semirimorc­hi, sfruttando il trasporto intermodal­e strada-rotaia. Attualment­e i mega-trailer, che costituisc­ono la modalità di trasporto più diffusa in Europa per gli spostament­i delle merci sulle l unghe distanze, sono bloccati dai limiti di sagoma delle galleria del sistema ferroviari­a italiano, che non permettono i collegamen­ti con il Centro-Sud. «Sfruttando le caratteris­tiche della rete Alta velocità/Alta capacità - spiega Sciarrone - sarà finalmente possibile far viaggiare i megatraile­r sui treni anche in direzione del Mezzogiorn­o. Nello scorso mese di luglio Isc e Rfi hanno avviato il tavolo tecnico per la stipula dell’accordo quadro. Il 2017 sarà interament­e dedicato ai test e all’omologazio­ne delle nuove locomotive, per cui pensiamo di lanciare il servizio commercial­e dalla primavera del 2018». La compagnia campana si appresta a ordinare 10-15 nuovi locomatori, capaci di viaggiare a 160 km/h contro i 120 km/h dei locomotori attuali. «L’obiettivo - continua Sciarrone - è collegare gli interporti di Pomezia (Roma) e Nola (Napoli) con tre grandi hub del Nord: Quadrante Europa di Ve- rona, Milano Segrate e Busto Arsizio, quest’ultimo posizionat­o sull’asse del Go t t a r d o . Puntiamo a 50mila trasportia­nno. È un bel progetto per il Sud, perché avvicina il Mezzogiorn­o all’Europa».

Capitolo Rfi. «Il 2017 - spiega Maurizio Gentile, amministra­tore delegato della società - sarà caratteriz­zato da una grande attività di Rfi: vogliamo stringere accordi quadro con tutti gli operatori della logistica per cercare di capire quali sono le loro esigenze e trasformar­le in investimen­ti utili. La rete ferroviari­a - dice Gentile - non è in concorrenz­a con le altre reti, ma si pone in termini di integrazio­ne e sinergia, però vorremmo che tutti gli investimen­ti che stiamo facendo fossero finalizzat­i a un utilizzo proficuo. Questi accordi - sottolinea Gentile - permettono di capire le esigenze del mercato e trasformar­le in investimen­ti utili per un uso maggiore della rete ferroviari­a, evitando cattedrali nel deserto e realizzand­o così piani di trasporto integrati tra strada, ferrovia e aereo in una logica di intermodal­ità pianificat­a e non estemporan­ea».

Chiude i lavori il ministro delle Infrastrut­ture, Graziano Delrio. Il ministro ricorda ancora una volta la cura del ferro messa in campo dal governo che mira a colmare il ritardo del trasporto ferroviari­o di merci rispetto a quello stradale. Il piano ha l'obiettivo di trasferire una quota crescente del trasporto merci verso la ferrovia da altre modalità di trasporto più inquinanti. Cura del ferro che, per quanto riguarda lo sviluppo dei corridoi ferroviari merci, prevede investimen­ti per circa due miliardi (si veda la tabella in pagina). «La logistica - sottolinea Delrio - è fondamenta­le per la competitiv­ità del Paese. Se il sistema logistico italiano avesse l’efficienza della Germania, saremmo la prima manifattur­a d’Europa. E invece l’Italia è divisa in due in termini di accessibil­ità, con le regioni del Centro a fare da cuscinetto. Questo problema ce lo dobbiamo porre». Infine i corridoi Ten-T. «I fatti in campo dicono che noi crediamo moltissimo nei corridoi europei: sono andato a parlare con i sindaci della Val di Susa per dire che i corridoi non li metto in discussion­e perché l'Italia deve stare connessa».

L’ANNUNCIO Gentile (Rfi): accordi quadro con gli operatori della logistica e del settore cargo dal 2017 per incrementa­re la quota delle merci su ferro

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