General Motors raddoppia i profitti
General Motors raddoppia gli utili trimestrali e mette a segno record di vendite. La principale casa automobilistica americana ha sollevato il sipario su profitti di 2,77 miliardi di dollari rispetto agli 1,33 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso, forte di utili operativi di 1,72 miliardi che, pari a 1,72 dollari per azione, hanno bruciato le previsioni degli analisti ferme in media a 1,45 dollari.
Il giro d’affari si è impennato del 10% a 42,83 miliardi, un massimo storico nell’arco di tre mesi e a sua volta tale da battere nettamente pronostici di 39,3 miliardi. I conti, però, hanno solo inizialmente spinto il titolo, che prima dell’apertura della Borsa ha raggiunto quota 33 dollari sopra il prezzo di collocamento post-crisi del 2010, per poi scivolare di quasi il 4% durante la seduta.
A pesare, in particolare, sono state le delusioni in Europa: Gm è tornata in rosso sul Vecchio Continente, incapace di confermare il primo attivo in cinque anni registrato nel trimestre precedente. Le perdite sono state di 142 milioni, con tensioni valutarie e legate al referendum su Brexit che sono costate circa cento milioni. Un impatto che minaccia semmai di aumentare ulterior- mente nel quarto trimestre in corso: la zavorra, a detta dell’azienda, potrebbe raggiungere i 300 milioni. Simili delusioni dovrebbero impedire a Gm di tagliare il traguardo sperato di riportare per l’intero 2016 il primo profitto annuale in Europa dal 1998.
La casa di Detroit ha continuato tuttavia a trarre vantaggio da robuste vendite di grandi modelli, quali i Suv, sul mercato statunitense. In Cina, dove il mercato appare in rallentamento, ha saputo far leva su i ncentivi
TRA SUV E BREXIT Il gruppo di Detroit continua a trarre vantaggio sul mercato Usa dalle robuste vendite di grandi modelli quali i Suv. In Europa pesa l’effetto Brexit