Addio a Equitalia dal 1° luglio 2017 e più poteri per la riscossione
Una road map per l’addio a Equitalia e allo stesso tempo un rafforzamento dei poteri della riscossione da cui si attende un miliardo in più di entrate tra il 2018 e il 2049. Il decreto fiscale (Dl 193/2016) non si ferma alla rottmazione delle cartelle ma mette nero su bianco la fine dell’attuale concessionario pubblico della riscossione, più volte annunciata nei mesi scorsi dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Dal 1° luglio del prossimo anno Equitalia lascerà il posto ad «Agenzia delle entrate-Riscossione» , un ente pubblico econo- mico (sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del Mef) il cui presidente sarà il direttore dell’Agenzia e del cui comitato di gestione faranno parte due funzionari della stessa (tutti senza gettone).
Lo Statuto del nuovo soggetto, che disciplinerà le funzioni e le competenze degli organi e indicherà le entrate, sarà appro- vato con un Dpcm (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) su proposta del Mef.
Il decreto delinea anche una soluzione al problema del personale, che ha un inquadramento diverso rispetto a quello dell’Agenzia in quanto il contratto è quello bancario “ereditato” dalle vecchie esattorie. In pratica ci sarà un doppio binario: e dal 1° luglio 2017 i dipendenti che non provenivano da altre Pa entreranno nel nuovo ente con la garanzia della posizione giuridica ed economica maturata alla data del trasferimento «previo superamento di apposita procedura di selezione e ve- rifica delle competenze» r chi proveniva da altre Pa sarà ricollocato nelle amministrazioni originarie dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl fiscale e nel caso di indisponibilità di posti vacanti nell’amministrazione di provenienza, il personale potrà essere ricollocato, previa intesa, in un’altra Pa con carenze di organico. Questo cambiamento sarà accompagnato da un rafformamento di poteri al nuovo soggetto delegato a occuparsi della riscossione. In realtà, l’articolo 3 del Dl 193/2016 fa un’operazione estensiva perché consente ad «Agenzia delle Entrate - Riscossione» di utilizzare banche dati e informazioni di cui già dispone anche per il recupero coattivo delle imposte non pagate. A questo poi si aggiunge anche la possibilità di acquisire le informazioni relative ai rapporti di lavoro o di impiego, accedendo direttamente, in via telematica, ai database dell’Inps. Di fatto, diventa possibile quello che aveva chiesto e auspicato l’Ad di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, nelle audizioni parlamentari in cui aveva più volte sottolineato la necessità di poter accedere anche all’Archivio dei rapporti finanziari per poter agire conoscendo la situazione finanziaria del debitore quasi in tempo reale.
Con la condivisione delle stesse informazioni tra soggetto accertatore e riscossore, si punta ad evitare le duplicazioni nelle attività di pignoramento per lo stesso soggetto debitore consentendo così - a parità di forze in campo - di estendere la platea dei contribuenti su cui mettere in campo procedure mirate per il recupero coattivo.
DATABASE AMPLIATI Il nuovo soggetto accederà alle stesse banche dati consultabili dall’Agenzia e alle informazioni sui rapporti di lavoro