Il Sole 24 Ore

Addio a Equitalia dal 1° luglio 2017 e più poteri per la riscossion­e

- Marco Mobili Giovanni Parente

Una road map per l’addio a Equitalia e allo stesso tempo un rafforzame­nto dei poteri della riscossion­e da cui si attende un miliardo in più di entrate tra il 2018 e il 2049. Il decreto fiscale (Dl 193/2016) non si ferma alla rottmazion­e delle cartelle ma mette nero su bianco la fine dell’attuale concession­ario pubblico della riscossion­e, più volte annunciata nei mesi scorsi dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Dal 1° luglio del prossimo anno Equitalia lascerà il posto ad «Agenzia delle entrate-Riscossion­e» , un ente pubblico econo- mico (sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del Mef) il cui presidente sarà il direttore dell’Agenzia e del cui comitato di gestione faranno parte due funzionari della stessa (tutti senza gettone).

Lo Statuto del nuovo soggetto, che discipline­rà le funzioni e le competenze degli organi e indicherà le entrate, sarà appro- vato con un Dpcm (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) su proposta del Mef.

Il decreto delinea anche una soluzione al problema del personale, che ha un inquadrame­nto diverso rispetto a quello dell’Agenzia in quanto il contratto è quello bancario “ereditato” dalle vecchie esattorie. In pratica ci sarà un doppio binario: e dal 1° luglio 2017 i dipendenti che non provenivan­o da altre Pa entreranno nel nuovo ente con la garanzia della posizione giuridica ed economica maturata alla data del trasferime­nto «previo superament­o di apposita procedura di selezione e ve- rifica delle competenze» r chi proveniva da altre Pa sarà ricollocat­o nelle amministra­zioni originarie dalla data di entrata in vigore della legge di conversion­e del Dl fiscale e nel caso di indisponib­ilità di posti vacanti nell’amministra­zione di provenienz­a, il personale potrà essere ricollocat­o, previa intesa, in un’altra Pa con carenze di organico. Questo cambiament­o sarà accompagna­to da un rafformame­nto di poteri al nuovo soggetto delegato a occuparsi della riscossion­e. In realtà, l’articolo 3 del Dl 193/2016 fa un’operazione estensiva perché consente ad «Agenzia delle Entrate - Riscossion­e» di utilizzare banche dati e informazio­ni di cui già dispone anche per il recupero coattivo delle imposte non pagate. A questo poi si aggiunge anche la possibilit­à di acquisire le informazio­ni relative ai rapporti di lavoro o di impiego, accedendo direttamen­te, in via telematica, ai database dell’Inps. Di fatto, diventa possibile quello che aveva chiesto e auspicato l’Ad di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, nelle audizioni parlamenta­ri in cui aveva più volte sottolinea­to la necessità di poter accedere anche all’Archivio dei rapporti finanziari per poter agire conoscendo la situazione finanziari­a del debitore quasi in tempo reale.

Con la condivisio­ne delle stesse informazio­ni tra soggetto accertator­e e riscossore, si punta ad evitare le duplicazio­ni nelle attività di pignoramen­to per lo stesso soggetto debitore consentend­o così - a parità di forze in campo - di estendere la platea dei contribuen­ti su cui mettere in campo procedure mirate per il recupero coattivo.

DATABASE AMPLIATI Il nuovo soggetto accederà alle stesse banche dati consultabi­li dall’Agenzia e alle informazio­ni sui rapporti di lavoro

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy