Necessario valutare quando conviene uscire dal contenzioso
Il contribuente interessato alla definizione agevolata, cosiddetta «rottamazione cartelle», dovrà presentare entro il 23 gennaio 2017, una dichiarazione, con le modalità e in conformità alla modulistica che lo stesso agente della riscossione pubblicherà sul proprio sito internet nel termine massimo di quindici giorni dalla data di entrata in vigore del decreto.
Nella dichiarazione da presentare all’agente della riscossione il debitore dovrà indicare il numero di rate nel quale intende effettuare il pagamento, entro il limite massimo di quattro rate, nonché la pendenza di giudizi che hanno per oggetto carichi cui si riferisce la dichiarazione, e assume l’impegno a rinunciare agli stessi giudizi. Insomma, presentando la dichiarazione di definizione agevolata, il contribuente deve rinunciare al contenzioso in corso, di qualsiasi natura esso sia, tributario, previdenziale o altro, e in qualsiasi grado di giudizio sia pendente.
La definizione agevolata, con la cancellazione delle sanzioni e degli interessi di mora, prescinde dal fatto che il contribuente abbia presentato ricorso ed il giudizio è ancora pendente, o se il contribuente non ha presentato ricorso contro le richieste di pagamento dell'agente della riscossione. La rottamazione prescinde anche dalle sentenze emesse nel corso del giudizio, sia per i debiti tributari, sia per i debiti di altra natura. I contribuenti dovranno però valutare la sostenibilità delle loro ragioni in sede di contenzioso. Può essere il caso di un contribuente che ha presentato ricorso contro un accertamento basato sugli studi di settore, con richiesta di maggiore imposte per 12.500 euro, contributi Inps 4.366 euro, sanzioni 12.500 euro, in totale 29.366 euro. È vero che con la rottamazione cartelle potrà fruire della cancellazione delle sanzioni, ma è altrettanto vero che dovrà pagare tutte le imposte, 7 Il gruppo Equitalia esercita la riscossione dei tributi sul tutta Italia esclusa la Sicilia, ed è organizzato in Holding Equitalia, Equitalia Servizi di riscossione ed Equitalia Giustizia. Holding Equitalia, istituita nel 2005, è una società a capitale pubblico (51% agenzia delle Entrate e 49% Inps) e svolge il suo ruolo istituzionale tramite Equitalia Servizi di riscossione, che dal 1° luglio 2016 svolge il ruolo di agente unico della riscossione. Equitalia Giustizia, istituita nel 2008, è il gestore del Fondo unico di giustizia, dove confluiscono le somme sequestrate alla criminalità organizzata i contributi, l’aggio e gli interessi, per circa 18.000 euro in totale. È evidente, che, se il contribuente ha dichiarato quanto effettivamente incassato, non ha evaso nulla, ed è sicuro di potere ottenere giustizia presso le commissioni tributarie, lo stesso proseguirà il contenzioso, senza avvalersi della rottamazione
Entro il 24 aprile 2017, l’agente della riscossione comunica ai contribuenti che hanno presentato la dichiarazione per la definizione agevolata l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione, nonché quello delle singole rate, e il giorno e il mese di scadenza di ciascuna rata.
In caso di mancato ovvero di insufficiente o tardivo versamento dell’unica rata ovvero di una rata di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento delle somme, la definizione non produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi oggetto della dichiarazione.
In questo caso, i versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto a seguito dell’affidamento del carico e non determinano l’estinzione del debito residuo, di cui l’agente della riscossione prosegue l’attività di recupero e il cui pagamento non può essere rateizzato.