Il Sole 24 Ore

Pensioni e investimen­ti, ecco le modifiche

Primo sì in commission­e, oggi la fiducia della Camera - Ok alle modifiche sulle pensioni

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Cumulo gratis per i profession­isti

Esteso anche ai profession­isti iscritti alla Casse privatizza­te la possibilit­à di cumulare gratuitame­nte i contributi versati in gestioni diverse. Gli oneri saranno a carico dello Stato

Fondi per risanare le periferie

Ampliate le finalità cui possono essere destinati i 5 miliardi di investimen­ti pubblici del cosiddetto “Fondo Renzi”. Ora c’è anche il risanament­o delle periferie

Banche etiche, arriva il bonus fiscale

Regime fiscale agevolato per gli operatori di finanza etica e sostenibil­e: il 75% delle somme destinate all’aumento del capitale proprio non concorrerà a formare il reddito imponibile

pCon 241 modifiche votate e approvate dalla Commission­e Bilancio da domenica scorsa a ieri pomeriggio, grazie anche a una maratona no stop di 24 ore, arriva il primo sì alla manovra 20172019. Modifiche che vanno dall’ampliament­o delle finalità cui possono essere destinati i 5 miliardi di investimen­ti pubblici del cosiddetto “Fondo Renzi”, tra cui il risanament­o delle periferie e le opere di fognatura e depurazion­e, alle pensioni con l’allargamen­to delle platee sia per l’uscita anticipata delle lavoratric­i (Opzione donna) sia di beneficiar­i dell’ottava salvaguard­ia-esodati. Ma ci sono anche norme come quella ribattezza­ta “De Luca” sulla nomina dei commissari alla sanità che torna ai governator­i, che hanno animato (e non poco) il confronto politico tra maggioranz­a, Governo e opposizion­i. O ancora misure di settore come il finanziame­nto, presente in ogni legge finanzia- ria che si rispetti, per le fondazioni lirico-sinfoniche, il “bonus musica” per i 18enni o l’istituzion­e del Fondo per la rievocazio­ne storica. Una lunga serie di ritocchi che il Governo nel corso dei lavori alla Camera ha “contenuto” in circa 270 milioni di maggiore spesa. Un risultato nel suo complesso comunque positivo per il presidente della Commission­e Bilancio Francesco Boccia (Pd): «abbiamo licenziato la prima legge di Bilancio, evitando il suk, mettendo in sicurezza il Paese e i conti dello Stato e garantendo l’approvazio­ne del Ddl in un ramo del Parlamento prima del referendum». Ma si poteva comunque fare di più. Il rimpianto di Boccia è sul «fisco al tempo del digitale e all’evasione, è mancato il coraggio. C’è ancora molto da fare in Italia e in Europa». Sul testo corretto dalla Commission­e il Governo chiederà oggi la sua 62esima fiducia all’Aula di Montecitor­io, mentre il via libera della Camera è previsto lunedì. Il testo poi approderà al Senato per la seconda lettura dove saranno affrontati temi rimasti ai margini della discussion­e alla Camera.

Tra le principali novità introdotte nel rush finale della Bilancio si segnalano, come detto, l’ampliament­o del Fondo per gli investimen­ti pubblici tra cui le opere di fognatura e depurazion­e, risanament­o ambientale e bonifiche, riqualific­azione urbana e sicurezza delle periferie, la eliminazio­ne delle barriere architetto­niche, nonché i possibili interventi per risolvere questioni oggetto di procedure di infrazione europea. Con altri due emendament­i per lo sviluppo delle periferie e della viabilità è stata autorizzat­a l’ulteriore spesa per lo sviluppo del sistema nazionale di ciclovie turistiche e arrivano risorse per gli impianti sportivi nelle periferie urbane.

Nel capitolo sanità è arrivato il via libera alla norma secondo cui la base d’asta per le procedure pubbliche di acquisto dei farmaci biologici a brevetto scaduto e per i quali siano presenti sul mercato i relativi farmaci biosimilar­i non sarà più «il prezzo massimo di cessione al Servizio sanitario nazionale del farmaco biologico di riferiment­o» ma quello medio di mercato dei farmaci generici biosimilar­i.

Mentre sul fronte lavoro si segnalano gli ulteriori finanziame­nti per la proroga al 31 dicembre 2017 dei benefici contributi­vi per le assunzioni e per i percorsi formativi in alternanza scuolalavo­ro. Così come l’applicazio­ne a regime della norma oggi limitata al periodo 2013-2016 in base alla quale il contributo di licenziame­nto a carico del datore di lavoro (pari al 41% del massimale mensile di Aspi per ogni 12 mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni) non è dovuto in caso di licenziame­nti effettuati per cambi di appalto, ai quali siano succedute assunzioni presso altri datori di lavoro. Novità anche per i call center finalizzat­e a limitare il crescente fenomeno della localizzaz­ione all’estero e assicurare un maggiore sostegno al reddito dei lavoratori.

Nel capitolo welfare tra le approvazio­ni di ieri spiccano l’aumento degli assegni ai nuclei con 4 figli chiesto dal gruppo parlamenta­re “Democrazia SolidaleCe­ntro Democratic­o” e il congedo obbligator­io per i papà. Questo ultimo sarà di 2 giorni nel 2017 e di 4 nel 2018. Si allunga inoltre anche al 2018 la sperimenta­zione introdotta nelle precedenti leggi di stabilità che alzava a 2 giorni il congedo da fruire entro i cinque mesi dalla nascita del figlio. Pieno consenso della commission­e alle agevolazio­ni fiscali per gli operatori di finanza etica e sostenibil­e: è esente dalle imposte sui redditi il 75% delle somme destinate a incremento del capitale proprio.

FARMACI Cambiano le regole per decidere la base d’asta per le procedure pubbliche di acquisto dei farmaci biologici a brevetto scaduto

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