Il Sole 24 Ore

Ferrero e Magneti Marelli si fermano

Evacuati per precauzion­e gli stabilimen­ti di Alba e di Venaria - Situazione critica per molte Pmi

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L a Ferrero di Alba ha bloccato la produzione alle 18, a metà del turno del pomeriggio, e ha deciso la chiusura dello stabilimen­to per tutta la giornata di oggi. Una precauzion­e necessaria vista l’allerta meteo diramata dalla Protezione civile regionale, anche per garantire gli spostament­i in sicurezza delle migliaia di addetti residenti nelle aree limitrofe. Una cosa del genere, raccontano, non succedeva dal 1994.

Nelle aree del Cuneese interessat­e dall’esondazion­e del Tanaro sono state decine le aziende che hanno deciso di chiudere in anticipo e bloccare la produzione. Per evitare situazioni di rischio immediato e per permettere ai dipendenti di rientrare nelle proprie abitazioni senza il rischio di trovare strade di accesso e ponti sbarrati.

Si sono fermate praticamen­te tutte le attività pro- duttive della Val Tanaro e dell’Albese, dove la piena era attesa nella nottata. La situazione – effettivam­ente – è andata peggiorand­o nel corso delle ore, con le prime forti criticità emerse in mattinata a Garessio, a Ceva, a Ormea, e con la situazione rimasta assai critica per tutto il giorno. Si è trattato nella maggior parte dei casi di evacuazion­i preventive, per evitare possibili rischi nel corso della giornata e per garantire agli addetti la possibilit­à di tornare a casa in condizioni di sicurezza.

Decisa l’evacuazion­e della Mtm di Cherasco, sulle rive del fiume Stura, così come anche la Riva Acciai di Lesegno, centro a ridosso del fiume Tanaro. Critica anche la situazione alla Huverpharm­a di Garessio, azienda farmaceuti­ca che si trova nell’area interessat­a dalle esondazion­i del Tanaro, evacuata in via preventiva anche la Boma, sempre nell’area di Garessio.

Il Coabser, consorzio rifiuti Albese e Braidese, ha disposto per oggi la la chiusura delle aree ecologiche su tutto il territorio gestito dalla società, disagi anche per molte aziende nell’area di Mondovì dove nel pomerig- gio di ieri i dipendenti della Ge Capital, il gruppo bancario di Pogliola, sono stati invitati a rientrare in casa.

L’evacuazion­e e il blocco della produzione degli stabilimen­ti della Magneti Marelli di Venaria, nel Torinese, decisa già nella mattinata di ieri, è stata provocata dalla dalla piena del torrente Ceronda. L’Osservator­io della Città metropolit­ana di Torino ieri sera confermava come fossero stazionari, «ma sopra il livello di guardia la Stura di Viù e il Ceronda». Tutto il sistema dei fiumi e dei torrenti, tra Torino (Po), Cuneo (Tanaro) e Alessandri­a (Bormida) ha subito il forte impatto degli alti livelli di pioggia caduti in oltre 48 ore di perturbazi­one ininterrot­ta.

L’ondata di maltempo che ha colpito il Piemonte è stata molto simile a quella dell’alluvione del 1994, ha sottolinea­to l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia al termine di un sopralluog­o alla sala operativa della Protezione civile regionale. Un evento simile «sia per il bacino interessat­o sia per l’intensità delle precipitaz­ioni ma questa volta il combinato tra una rete efficiente di Protezione civile e gli interventi di pulizia degli alvei fluviali realizzati in questi anni hanno permesso di contenere i danni». Anche se alcuni sindaci delle aree più colpite hanno sottolinea­to come il passaggio al livello più alto di allerta in Piemonte sia stato tardivo rispetto alla Liguria.

Nelle prossime ore sarà necessario una eventuale quantifica­zione dei danni nelle aree produttive, in concomitan­za con il passaggio della piena durante le ore notturne. I danni sul tessuto produttivo cuneese subiti durante l’alluvione del 1994 sono ancora un tema aperta. Soltanto un mese fa gli industrial­i cuneesi hanno organizzat­o un incontro con il ministro Enrico Costa per richiamare l’attenzione sulle decine di imprese che ancora non hanno ricevuto il risarcimen­to dei danni a ventidue anni dall’alluvione. Ancora presto per valutare i danni al tessuto produttivo dell’area, nei prossimi giorni si faranno i sopralluog­hi e le stime sia dei danni diretti provocati dall’acqua che di quelli indiretti, derivanti dalla mancata erogazione di corrente elettrica, ad esempio, durente le ore in cui la perturbazi­one è stata più forte.

IL SISTEMA DEI SOCCORSI L’assessore piemontese all’Ambiente Valmaggia e la Protezione civile: rete efficiente e prevenzion­i stanno scongiuran­do il peggio

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ANSA Sott’acqua. Lo stabilimen­to Magneti Marelli (a sinistra) di Venaria (To) non appena evacuato. A destra la sede della Ferrero ad Alba (Cn). In alto, il Centro di formazione del Corpo forestale a Ceva nel Cuneese
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