Coin punta su ricerca e creatività
a Il rigore e la purezza della forma triangolare di un paio di orecchini di oro giallo Roberto Coin incorniciano il volto di Michelle Obama sulla copertina di T, lo style magazine del New York Times che lo scorso ottobre ha voluto rendere omaggio alla (oramai ex) first lady, per aver speso gli ultimi otto anni a cambiare il corso della storia americana. Non poteva esserci riconoscimento migliore per il brand vicentino, uno dei maggiori nel panorama dell’alta gioielleria italiana, proprio nel momento in cui l’azienda ha deciso di investire in un programma di espansione all’estero, sia in termini quantitativi che qualitativi – con aperture più razionali e mirate – e proprio da un Paese, gli Stati Uniti, a cui il marchio dedica molta attenzione e che resta uno dei mercati migliori assieme a Canada e Messico. «Una delle nostre aperture recenti è stata proprio a New York – spiega il fondatore del brand e presidente Roberto Coin -. Abbiamo sempre seguito molto da vicino il Nord America».
Nel 2016 l’attenzione della Roberto Coin si è concentrata però anche sulla vecchia Europa, mercato maturo e indebolito, e «proprio per questo dall’alto potenziale – spiega Coin –: più aperto alle novità, a modelli innovativi o a marchi poco conosciuti alla massa».
Accanto a quella di New York, ci sono state le aperture di Roma, nel 2015, e poi Venezia lo scorso aprile, Mykonos in Grecia a l uglio, Marbella in Spagna ad agosto, mentre alla Rinascenti di Milano è stato inaugurato un nuovo corner e per Natale è prevista l’apertura a Panama. «Per il futuro abbiamo altri progetti per la Spagna, ma anche in Inghilterra, dove stiamo aspettando che l a situazione postBrexit si regolarizzi, e in Arabia Saudita e in Bahrein».
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