«Ecco il piano di Fri-El per valorizzare Alerion»
Il numero uno Gostner: 1 GW di capacità installata in un tr iennio
pI l testa a testa ormai è davvero serrato. Numeri alla mano, a ieri sera, le due Offerte concorrenti su Alerion – ovvero Fri-El ed Eolo Energia (la cordata di Edison-F2i) – detenevano rispettivamente il 29,07% e il 28,02% tenendo anche conto anche delle azioni portate in adesione alle Opa, che si concluderanno il prossimo 2 dicembre. Le due operazioni, come noto, hanno obiettivi simili (creare un polo aggregante del vento in Italia) ma caratteristiche diverse: FriEl paga 2,6 euro per azione ma solo per il 29,9% della società, che resterebbe quotata a Piazza Affari; Eolo Energia offre 2,46 euro sul 100% della società che poi verrebbe delistata.
“Sono molto positivo, FriEl gestisce parchi eolici da 20 anni con risultati egregi e abbiamo un piano industriale importante per rilanciare Alerion e per valorizzarla: ritengo che i target che ci siamo posti, sui numeri e sulla crescita industriale, siano alla portata”, sottolinea Josef Gostner, numero uno e fondatore (assieme ai fratelli Thomas ed Ernst) di Fri-El in un colloquio con Il Sole 24 Ore. “Il nostro obiettivo è arrivare a 1 GW di capacità installata nell'arco di un triennio. – aggiunge – In Alerion potremmo apportare 100 MW di impianti Fri-El e fino a 120 MW di altri progetti eolici, che sommati ai 260 netti della società ci portano quasi a 500 MW: il resto si può comprare attraverso operazioni straordinarie per creare valore. Tutto ciò non mi sembra proibitivo da realizzare”. Certo, se Eolo Energia a valle dell'Offerta dovesse raggiungere una quo- ta rotonda nel capitale, far passare in assemblea i conferimenti di impianti potrebbe rivelarsi arduo, ma sul tema Gostner chiarisce: “Il nostro business plan è ben definito e penso che anche gli altri azionisti vogliano una crescita della società: si troverà un accordo, siamo aperti a collaborare”. Viceversa, se a prevalere numericamente fosse la cordata Edison-F2i, il presidente si dice disponibile a sua volta “collaborare in tutti i modi per valorizzare Alerion, visto che ci resterebbe comunque una quota importante”. E sempre riguardo possibili evoluzioni future nell'azionariato di Alerion, Gostner si mostra tranquillo sul nodo di un eventuale superamento del 30% a seguito di un possibile conferimento di asset da parte di Fri-El: “Ci sarebbero vari modi per realizzare l'operazione”, si li mita a commentare.
Altro punto chiave sono i target al 2018 di Alerion: un mol tra 44 e 47 milioni e un utile netto normalizzato tra 8 e 9 milioni, numeri superiori al consensus e che per questo, tra alcuni operatori, hanno generato qualche perplessità. “Non sono ambiziosi, - dichiara – sono raggiungibili gestendo i parchi eolici come facciamo noi, i numeri sono quelli. Vogliamo i mprimere una svolta alla società che andrà implementata con un nuovo cda e creerà valore per tutti gli azionisti: col nostro piano industriale Alerion diventerà più attraente per gli investitori e salirà anche la sua liquidità in Borsa. Inizialmente avevamo fatto un'Opa a 1,9 euro ma dopo il rilancio di Edison siamo saliti a 2,6, – continua – nel frattempo alcuni soci ci hanno offerto le loro partecipazioni e siccome crediamo nella società le abbiamo comprate arrivando al 27%; il resto dei soci sarà favorito dal rilancio di Alerion”. Ma quanto può arrivare a vale esattamente Alerion, compreso il premio per il controllo? Anche su questo tema il dibattito sul mercato non manca, ma Gostner è molto netto: “Se gestita bene la società vale”. Tra le svariate forchette di prezzo che figurano nelle fairness opinion di Unicredit e Intermonte per il cda di Alerion, solo due (quello basate sul criterio del premio sull'Opa) arrivavano a 2,6 euro e una, che prendeva come riferimento i target price degli analisti finanziari, va da 2,3 a 3,2 euro.
LE PROSPETTIVE Il manager: «Ritengo che i target che ci siamo posti, sui numeri e sulla crescita industriale, siano alla portata»