La bussola
01 DOPPIO ADEGUAMENTO
La perequazione è l’adeguamento annuale delle pensioni in pagamento sulla base dell’andamento dell’inflazione. Entro la fine di ogni anno, con decreto del ministero dell’Economia e delle finanze di concerto con il Lavoro, viene stabilito l’aumento provvisorio da applicare nell’anno successivo (in questo caso quello del 2016 per il 2017) e contemporaneamente viene comunicato quello definitivo dell’anno precedente (nel caso specifico quello del 2015 da applicare nel 2016). Se il dato provvisorio e quello definitivo sono diversi, nel mese di gennaio seguente viene effettuato un conguaglio una tantum positivo o negativo
02 MAI SOTTO ZERO
Da quando è stato istituito il meccanismo che collega la rivalutazione degli assegni previdenziali alla variazione dei prezzi, l’inflazione e il valore della perequazione sono stati positivi. Poiché l’anno scorso, per la prima volta, il valore tecnico è sceso sotto lo zero e l’importo delle pensioni sarebbe dovuto diminuire rispetto all’anno precedente, è stato deciso che in nessun caso la rivalutazione può essere inferiore a zero
03 ALIQUOTE DI RETROCESSIONE
Anche a fronte di valori positivi, comunque, l’adeguamento pieno all’inflazione viene riconosciuto solo per gli assegni di importo fino a tre volte il minimo. In base al meccanismo introdotto con effetto dal 2014 e prorogato fino al 2018, per gli assegni di importo superiore a tre volte il minimo e fino a quattro viene riconosciuto il 95% dell’inflazione; oltre quattro e fino a cinque il 75%; oltre cinque e fino a sei il 50%; oltre sei, il 45 per cento