CheBanca!, gestito a 12 mld nel 2019
Gianluca Sichel Amm. delegato CheBanca!
Dottor Sichel, a otto anni dalla nascita di CheBanca! che bilancio traccia?
Oggi ci troviamo in prossimità di un bivio importante. In fase di start up abbiamo creato la piattaforma, poi dal 2013 al 2016 c’è stata la fase che definirei di semina; abbiamo iniziato a rendere efficiente il costo medio della raccolta e portato la banca in break even, dopodichè è iniziato il percorso da banca depositi a banca risparmio, passando da 400milioni a 4 miliardi di raccolta indiretta, prima dell’acquisizione di Barclays.
E ora cosa cambia con il nuovo piano?
Il nuovo piano si appoggia su tre pilastri: un canale di raccolta efficiente, profittabilità e wealth management.
Come vi state organizzando?
Investendo e potenziando la distribuzione proprietaria. Con Barclays le filiali hanno raggiunto quota 140, che in parte ottimizzeremo e razionalizzeremo; abbiamo come target 400 consulenti wealth in grado di servire la clientela con consigli di asset alloca- tion. Questi consulenti avranno a supporto una piattaforma digitale che gli permetterà di avere una maggior produttività e di essere competitivi con reti più grandi. Il nostro focus è sullo sviluppo a favore del cliente.
A differenza del passato, anche voi avrete una rete di consulenti finanziari, come verrà strutturata?
C’è un progetto per creare una rete di consulenti che convive con quella delle filiali, che parte con 70 consulenti finanziari Barclays acquisiti nel ramo azienda. Reclutare un buon numero di consulenti, comunque, implicherà uno sforzo enorme.
Come mai una scelta del genere arriva solo ora?
Mediobanca con questo piano ha deciso di giocare un ruolo fondamentale con le famiglie retail e con il mondo corporate e per fare questo è necessario avere anche un canale di consulenti finanziari.
Tradotto in numeri?
Da qui a giugno 2019 vogliamo crescere da 7 a 12 miliardi di gestito, in buona parte grazie al canale dei consulenti che potranno contare su una multicanalità integrata con piattaforme digitali, oltre a una politica di princing fair e un elevato grado di trasparenza, condizioni per raggiungere le quali siamo disposti a rinunciare in parte alla marginalità. In più c’è il brand Mediobanca CheBanca, un segno di solidità.
CheBanca! quindi con la nuova realtà Mediobanca A.M. potrà contare su prodotti di casa?
Sì. Avremo una fabbrica di asset management specialistica, partendo da Cairn Capital e Duemme. L’obiettivo è creare prodotti su misura per i clienti con la possibilità di adattarli nel tempo. E dove non li facciamo noi continueremo a utilizzare la piattaforma che dà accesso a 4mila fondi.