Raggi: «Roma, nomine trasparenti Solo fango pre-referendum»
pS ul fronte delle nomine «siamo trasparenti. Non riuscirete a sporcarci con il fango mediatico» che arriva ad orologeria con l’avvicinarsi della data del referendum. La sindaca di Roma Virginia Raggi non ci sta allo stillicidio di polemiche sulle nomine fatte dalla sua amministrazione, al centro di indagini da parte della Procura di Roma. Nel mirino dei pm, dopo i dubbi di legittimità sollevati dall’Anac, specie sulla parte relativa agli alti compensi, ci sarebbero tutte le nomine al centro di polemiche negli ultimi mesi, a partire da quella a capo segreteria del sindaco di Salvatore Romeo e quella a vicecapo di gabinetto, dell’ex collaboratore di Alemanno, Raffaele Marra, poi spostato al ruolo di capo del personale. A vaglio dei pm ci sarebbe anche l’esposto fatto dall’ex capo di gabinetto, il magistrato Carla Raineri, dimessasi dopo tre mesi, e la vicenda della dirigente Vittoria Crisostomi, indagata per corruzione. «Su tutte le nomine necessarie a lavorare per realizzare la giunta - ha assicurato Raggi - abbiamo proceduto attenendoci alla legge: per essere sicuri che tutto fosse fatto regolarmente, nei casi dubbi abbiamo sempre chiesto il parere legale della avvocatura capitolina e, quando abbiamo avuto qualche ulteriore perplessità, ci siamo rivolti all’Anac, presidio autorevolissimo e che ha già avuto modo di esprimersi bloccando quell’unica nomina sulla quale anche io avevo espresso forte preoccupazione, nonostante un parere dell’avvocatura. Sulla legalità non accettiamo lezioni dai media». E se non fosse ancora chiaro, «si avvicina il referendum e cercano di nuovo di infangarci». Sulla vicenda della dirigente indagata, Raggi fa sapere che «per prima cosa le verrà revocata la delega. Abbiamo già avviato indagini interne: se dovesse emergere che la sua dichiarazione sulla assenza di indagini in corso sia falsa, ricorreremo a tutti gli strumenti giudiziari e disciplinari del caso. Nessuno sconto».