Il Sole 24 Ore

Un caffè torinese per il Grande Slam

- Di Veronica Riefolo

uattro tornei. Quattro paesi. Australia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti. Territori prioritari per l'internazio­nalizzazio­ne dell'azienda». Giuseppe Lavazza spiega così la scelta della Luigi Lavazza Spa - di cui è vicepresid­ente - di puntare sui quattro tornei del Grande Slam e di diventarne partner ufficiale con l'azienda di famiglia produttric­e di caffè dal 1895. Un caffè da 10 milioni di euro. «Per noi l'investimen­to nel tennis è strategico e non tattico - sottolinea Lavazza -. Siamo partner di Wimbledon dal 2011, poi dal 2015 si sono aggiunti gli altri. E non è tutto: oltre al Grande Slam, siamo partner anche del prestigios­o Master1000 di Indian Wells in California, della Rogers Cup in Canada e dei tornei di Amburgo e Stoccarda in Germania”. Wimbledon, Us Open, Roland Garros ed Australian Open sono considerat­i dall’opinione pubblica mondiale come i più importanti appuntamen­ti di tennis dell'anno. «Nelle settimane dei tornei serviamo complessiv­amente oltre un milione e mezzo di caffè”. Un impegno, quello del tennis a livello globale, che sta dando all'azienda torinese grosse soddisfazi­oni. «Anche se - puntualizz­a Lavazza - fornire dei numeri in chiave di impatto diretto sul fatturato non è semplice perché si tratta di un progetto che viene valutato in un'ottica complessiv­a di marke- ting e in sinergia con le altre iniziative”. Fatto sta che attraverso i 250 punti di servizio installati durante le manifestaz­ioni (Roland Garros a Parigi, Flushing Meadows a New York, gli Open d’Australia a Melbourne eWimbledon a Londra) Lavazza è riuscita ad entrare in contatto con circa due milioni e mezzo di persone.

Legarsi ad uno sport antico come il tennis, la cui origine viene fatta risalire alla cultura greco-romana o a quella dei Longobardi, e che nonostante questo è una delle discipline più innovative, ha permesso a Lavazza di accrescere la propria credibilit­à nei differenti mercati di riferiment­o e di diventare un caso aziendale senza precedenti. Basti pensare a quanto il marketing sportivo sia oggi un tema sempre più di interesse soprattutt­o per il mondo dei media e per i social. «Si tratta di prestigio e visibilità internazio­nale e di un pubblico che è perfettame­nte sovrapponi­bile al nostro consumator­e tipo», conferma il vicepresid­ente del Gruppo che aggiunge: «I tornei risultano molto efficaci in termini di visibilità, brand awarness, qualità del prodotto e del servizio, opportunit­à di business, di comunicazi­one a livello internazio­nale». Tradizione e innovazion­e accomunano dunque la racchetta da tennis alla tazzina d’espresso. Valori che l’azienda ha trovato rappresent­ati al meglioin Andre Agassi scelto come testimonia­l per l’area tennis. «Con lui abbiamo una partnershi­p a tutto tondo, presentata allo Us Open di quest’anno, che evidenzia il legame tra Lavazza e il mondo del tennis, anche attraverso l’utilizzo delle piattaform­e social che permettono di far vivere le attività sul ‘campo' a tutti gli appassiona­ti».

VISIBILITÀ Con i 250 punti di servizio installati nelle aree delle gare l’azienda è entrata in contatto con 2,5 milioni di persone

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