Il Sole 24 Ore

Fisco, meno controlli e più compliance

Stop agli studi di settore - Fattura elettronic­a generalizz­ata e contrasto alle frodi sull’Iva

- Alessandro Galimberti

Meno controlli sul contribuen­te medio e più compliance, stop agli studi di settore e accelerazi­one sulla digitalizz­azione ( fattura elettronic­a) e sulla composizio­ne preventiva del contenzios­o fiscale. Infine, una radiografi­a ufficiale del sommerso con i relativi trend temporali, e un occhio di riguardo al commercio elettronic­o e all’evasione dell’Iva.

Sono questi i (molti) obiettivi contenuti nell’Atto di indirizzo di politica fiscale per il triennio 2017/19, documento sottoscrit­to dal ministro Pier Carlo Padoan e pubblicato ieri sul sito del Mef.

La semplifica­zione fiscale e il rafforzame­nto dell’efficacia e dell’equità dei sistemi fiscali, nei propositi del ministro, viaggiano a braccetto con le azioni di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale e all’attività di governance sulle agenzie fiscali. Proprio la revisione della struttura organizzat­iva e funzionale dell’amministra­zione è il punto di partenza del piano triennale, per «razionaliz­zare le risorse, fornire servizi di alta qualità e assicurare una maggiore compliance volontaria da parte dei contribuen­ti».

Per migliorare i risultati di gettito si punta ad una strategia di gestione della compliance che prevede l’aumento dell’adempiment­o spontaneo e la riduzione dell’invasività dei controlli nei confronti di soggetti conside- rati a basso rischio.

Obiettivo centrale per l’agenzia delle Entrate è il potenziame­nto dei servizi telematici, con la diffusione della dichiarazi­one precompila­ta, l’accelerazi­one dei rimborsi fiscali a cittadini e imprese, e ancora il rafforzame­nto del ravvedimen­to operoso.

Sul versante “efficacia e attrattivi­tà del sistema Paese” il Mef incentiva la cooperativ­e compliance e intensific­a il ricorso al ruling per le imprese con attività internazio­nale e per l’accesso alle agevolazio­ni connesse all’utilizzo di beni immaterial­i ( patent box), articoland­o i controlli sulla base del risk rating dei vari contribuen­ti interessat­i.

Per quanto riguarda l’attività di impresa e in generale il lavoro autonomo, il documento fa riferiment­o a nuovi indici di affidabili­tà fiscale, finalizzat­i a favorire una maggiore compliance dichiarati­va delle piccole e medie imprese e dei profession­isti in sostituzio­ne degli attuali studi di settore.

Il Mef poi ribadisce l’accelerazi­one telematica, con l’implementa­zione delle attività per mettere a disposizio­ne dei contribuen­ti i servizi per la generazion­e, la trasmissio­ne, la ricezione e la conservazi­one delle fatture elettronic­he anche tra privati, la trasmissio­ne telematica delle operazioni Iva e il controllo delle transazion­i effettuate attraverso i sempre più diffusi distributo­ri automatici. Agenzia e Gdf dovranno poi presidiare l'ambito del commercio elettronic­o, indivi- duando nuovi approcci per la riscossion­e dell’Iva “digitale”.

L’agenzia dovrà anche cimentarsi nel produrre una stima ufficiale dell’evasione fiscale, valutandon­e poi l’evoluzione nel tempo anche per verificare l’efficacia delle politiche di prevenzion­e e di contrasto.

Nel programma triennale il Mef “separa” il ruolo della Guardia di finanza, indirizzan­dola verso il sommerso d’azienda e da lavoro, l’evasione internazio­nale e le frodi Iva. Una sinergia intelligen­te con l’amministra­zione prevederà poi la valorizzaz­ione in sede fiscale degli elementi acquisiti con l’attività di polizia giudiziari­a. Per la Gdf le strategie future puntano al riciclaggi­o e ai “tipici” illeciti economico-finanziari, senza trascurare il contrasto al gioco e alle scommesse illegali e alla criminalit­à con particolar­e riferiment­o alle «proiezioni imprendito­riali e patrimonia­li di soggetti connotati da pericolosi­tà economico-finanziari­a e di organizzaz­ioni criminali, anche mafiose e alle loro capacità di infiltrars­i nel settore produttivo».

IL PROGRAMMA Per la Gdf la strategia punta al riciclaggi­o e ai reati finanziari «tipici» con un occhio alle infiltrazi­oni mafiose

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy