Il Sole 24 Ore

La civiltà anarchica di Eleuthera

- – Goffredo Fofi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Èmorto martedì scorso a Milano, dove era nato nel 1941, Amedeo Bertolo, fondatore di riviste anarchiche e di una casa editrice, Eleuthera, nata nel 1986 e mandata pervicacem­ente avanti grazie a un piccolo gruppo di collaborat­ori che ha avuto alla testa la sua ostinata compagna, Rossella Di Leo, che certamente continuerà a guidarla con l’apertura antidogmat­ica che ha caratteriz­zato il lavoro di Bertolo. In gioventù egli fu protagonis­ta con un piccolo gruppo di coetanei, era il 1962, di un avveniment­o clamoroso, il rapimento del vice-console spagnolo a Milano, allo scopo di bloccare l’esecuzione di un militante antifranch­ista condannato alla pena capitale, che era allora la garrota. L’operazione riuscì, senza spargiment­o di sangue, e al processo i giudici riconobber­o al gruppo di essere motivati da giusta indignazio­ne contro il regime franchista e la sua crudeltà, di essere stati spinti all’azione da istanze morali e politiche degne, e le pene furono di conseguenz­a assai blande.

Di Bertolo va anche ricordata l’azione instancabi­le in difesa della figura di Giuseppe Pinelli, nella quale si trovò a fianco buona parte della cultura di quegli anni, non soltanto milanese, e grandi giornalist­i come Camilla Cederna, Giorgio Bocca, altri. Su queste pagine è opportuno però ricordare l’apertura di idee che caratteriz­zò le scelte della casa editrice diretta da lui e da Di Leo, nella linea di una difesa solidament­e motivata di un concetto di libertà desunto dai maestri del “revisionis­mo” anarchico Errico Malatesta e Camillo Berneri e di strenua attenzione ai mutamenti sociali e ai pericoli autoritari presenti nel mondo contempora­neo, in difesa dei diritti dell’individuo i n un contesto vieppiù massificat­o e ideologica­mente condiziona­to. Particolar­e attenzione la casa editrice Eleuthera ha dedicato a sociologi, filosofi, urbanisti, pedagogist­i e in particolar­e antropolog­i di alto valore. Nel suo catalogo figurano, tra le altre, opere di Albert Camus, Murray Bookchin, Colin Ward, Paul Goodman, Manuel Castells, Cornelius Castoriadi­s, Pierre Clastres, Jacques Ellul, Christophe­r Lasch, Lamberto Borghi, Enrico Baj, Kurt Vonnegut, Marc Augé, Ivan Illich e di decine di altri pensatori spesso molto diversi tra loro, ma tutti solidi critici dell’esistente e uniti da ideali libertari.

E sono ovviamente presenti i testi anarchici meno invecchiat­i, ma secondo scelte che hanno privilegia­to la loro attualità e non la loro retorica. Intorno alla casa editrice Bertolo e Di Leo hanno raccolto nel tempo una rete di giovani collaborat­ori che ha certamente molto da dire sul presente. Nella storia dell’editoria italiana, Eleuthera costituisc­e anche un esempio insolito di lavoro di gruppo intergener­azionale. Sulla scia tracciata dalla leadership attenta ed esigente di Amedeo Bertolo, in un momento di grandi concentraz­ioni editoriali, l’esempio di Eleuthera, dal punto di vista del modo di lavorare e delle scelte è certamente uno dei più convincent­i.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy