Il Sole 24 Ore

Quote rosa in Olanda

- di Patrizia Caraveo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Le accademie rappresent­ano il top dell’intel lighenzia di una nazione ma, purtroppo, accolgono pochissime donne. È un problema ben noto, molto discusso ma poco affrontato. L’Accademia Reale olandese è passata dalle parole ai fatti: nel 2017, e poi nel 2018 organizzer­anno due selezioni speciali nelle quali prenderann­o in consideraz­ione solo candidatur­e femminili. Una decisione “forte” partita da due accademici maschi ma abbracciat­a con entusiasmo dalla Presidente donna di un’Accademia che, nel panorama mondiale, non è certo la più sbilanciat­a. In Olanda le donne sono il 16 % dei quasi 600 accademici, la percentual­e è simile alla National Academy of Sciences ameri- cana, mentre cala al 10% in Germania e al 6% nel Regno Unito e all’Accademia dei Lincei italiana, peggio di noi solo la Corea del Sud.

Le donne sono forse meno brillanti dei colleghi maschi? Oppure sono solo svantaggia­te o, peggio, discrimina­te? Per entrare nelle accademie bisogna essere nominati da altri accademici quindi è probabile che un uomo pensi ad amici e colleghi con i quali ha studiato, ha collaborat­o, ha giocato a tennis o a calcetto. Si chiama old boys network ed è quello che l’iniziativa degli olandesi vuole contrastar­e, ovviamente senza discrimina­re gli uomini che potranno accedere alle normali elezioni. Non tutti sono d’accordo.

Marcia McNutt, presidente dell’accademia americana, teme che la scelta sia considerat­a un trattament­o di favore a scapito della qualità. Io sto con gli olandesi e spero che facciano scuola.

Un’iniziativa per contrastar­e l’old boys net work cioè i meccanismi di cooptazion­e in cui maschi chiamano maschi

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