Quote rosa in Olanda
Le accademie rappresentano il top dell’intel lighenzia di una nazione ma, purtroppo, accolgono pochissime donne. È un problema ben noto, molto discusso ma poco affrontato. L’Accademia Reale olandese è passata dalle parole ai fatti: nel 2017, e poi nel 2018 organizzeranno due selezioni speciali nelle quali prenderanno in considerazione solo candidature femminili. Una decisione “forte” partita da due accademici maschi ma abbracciata con entusiasmo dalla Presidente donna di un’Accademia che, nel panorama mondiale, non è certo la più sbilanciata. In Olanda le donne sono il 16 % dei quasi 600 accademici, la percentuale è simile alla National Academy of Sciences ameri- cana, mentre cala al 10% in Germania e al 6% nel Regno Unito e all’Accademia dei Lincei italiana, peggio di noi solo la Corea del Sud.
Le donne sono forse meno brillanti dei colleghi maschi? Oppure sono solo svantaggiate o, peggio, discriminate? Per entrare nelle accademie bisogna essere nominati da altri accademici quindi è probabile che un uomo pensi ad amici e colleghi con i quali ha studiato, ha collaborato, ha giocato a tennis o a calcetto. Si chiama old boys network ed è quello che l’iniziativa degli olandesi vuole contrastare, ovviamente senza discriminare gli uomini che potranno accedere alle normali elezioni. Non tutti sono d’accordo.
Marcia McNutt, presidente dell’accademia americana, teme che la scelta sia considerata un trattamento di favore a scapito della qualità. Io sto con gli olandesi e spero che facciano scuola.
Un’iniziativa per contrastare l’old boys net work cioè i meccanismi di cooptazione in cui maschi chiamano maschi