Natale all’insegna della cautela
Dall’abbigliamento alla valigeria il clima d’incertezza frena la spesa delle famiglie Per molte insegne attesi volumi di vendita in linea con quelli del 2015
Acquisti di Natale tra molte incertezze. Quest’anno il sentiment degli operatori che trattano prodotti di largo consumo è improntato a una maggiore cautela rispetto al 2015, ma non manca chi dice di avere delle aspettative positive. I volumi dei prodotti da distribuire nei punti vendita sono rimasti sui livelli dell’anno precedente o con minime oscillazioni. Restano fermi o avranno minime variazioni anche i prezzi.
p «Quest’anno mi sembra di vedere un mercato un po’ più povero, spaventato e disorientato». È la risposta di Antonio Di Vincenzo, vice presidente della Imap Export (Original Marines), alla domanda «qual è il sentiment per le vendite natalizie?». Andrea Cipolloni, ad di Pittarosso, quasi 200 punti vendita sparsi in tutta Italia, aspetta il momento in cui «inizieranno le vendite, vista la tendenza a concentrare gli acquisti nella settimana pre-natalizia». «Sarà un Natale ricco di incognite» puntualizza Alessandro Butali, presidente di Euronics Italia. Nemmeno i giocattoli, l’articolo clou della stagione che nell’ultima parte dell’anno riesce a fare più o meno la metà del fatturato, si sottrae al clima generale d’incertezza, come mostra l’indagine di Npd Group, da cui emerge nelle ultime due settimane di novembre un calo delle vendite nel settore.
Venerdì scorso, nel pieno di un Black Friday in cui hanno brillato le vendite dei prodotti hi-tech grazie a campagne di sconti in diversi casi estese fino a domenica per agganciarsi al Cyber Monday, Istat ha diffuso il dato sul commercio al dettaglio a settembre, che ha confermato la debolezza (-1,4% su base annuale) della domanda e il calo del clima di fiducia delle famiglie. Uno scenario complicato dall’elezione di Trump e dall’ormai imminente referendum del 4 dicembre, che sta ingessando il mercato interno.
Quest’anno le scelte degli ordinativi sono state caratterizzate da una maggiore dose di cautela. I prezzi nei limiti del possibile sono stati mantenuti ai livelli del 2015 come del resto i volumi. Non sono però mancate insegne che hanno voluto ridurre di qualche punto percentuale gli ordini e sono intervenute sul mix di prodotto.
« Quest’anno abbiamo con- centrato l’offerta sul nostro core business, ovvero le linee di abbigliamento dedicate alla fascia di età tra zero e 16 anni – racconta Antonio Di Vincenzo, (Original Marines) -. Rispetto al 2015 i prezzi sono rimasti sostanzialmente stabili, con qualche ritocco verso il basso, reso possibile da un miglioramento dell’efficienza. I volumi distribuiti agli store sono stati ridotti del 10%, ma in azienda disponiamo di stock per il riassortimento da utilizzare nel caso in cui le vendite natalizie decidessero di premiarci».
Abbigliamento e calzature sono i regali utili per antonomasia. La tedesca Deichmann punta a replicare i risultati del 2015: «A parità di perimetro abbiamo ordinato gli stessi volumi dell’anno scorso» afferma Salvo Romano, amministratore delegato della filiale italiana. È un po’ più positivo il sentiment di Andrea Cipolloni (Pittarosso), che aggiunge: «Pantofole e scarpe sportive sono diventate un oggetto di regalo. Anche per questo ci attendiamo un aumento delle vendite».
Gli acquisti di intimo si prolungano fino a Capodanno e da Yamamay fanno sapere che le collezioni invernali 2016 non hanno subìto aumenti di prezzo. Carpisa (borse, trolley e valigeria) ha deciso di percorrere «la via della cautela - spiega il presidente Raffaele Carlino -, replicando le quantità ordinate nel 2015 e tenendo i cartellini fermi».
Alberto Rivolta, direttore operativo del Gruppo Feltrinelli, scommette su un recupero della cultura: «Finora si è vista una leg- gera ripresa del mercato del libro e ci attendiamo che continui anche a dicembre».
Dario Bertè, ad per l’area vendita e marketing in Europa di Giochi Preziosi, si aspetta un mercato all’insegna della stabilità e senza grosse variazioni in termini di volumi rispetto al dicembre 2015: «Sono tre le fasce di prezzo su cui si concentreranno gli acquisti - dice -: tra i 19 e i 29 euro, tra i 39 e i 49 e tra i 69 e 99 euro». Il colosso Mattel si presenta con un portafoglio prodotti rinnovato e ha scelto di aumentare leggermente, fino al 5%, i quantitativi per il mercato retail dei giochi ispirati alle serie tv per i bambini. «Le aspettative sono comunque positive e prevediamo una fine d’anno con il segno più - commenta Filippo Agnello, presidente e ad di Mattel Italia, Grecia, Spagna, Portogallo e Turchia -. Lo zoccolo duro delle vendite natalizie è rappresentato dalle confezioni di fascia medio-alta».
Si respira un certo ottimismo anche da Clementoni. «Ci aspettiamo una crescita in linea con i trend di mercato, con un aumento del prezzo medio portato dallo spostamento dell’offerta verso la fascia medio- alta » , rimarca Gabriele Garella, direttore marketing dell’azienda marchigiana. Per quanto riguarda i volumi «la campagna ordini è ancora aperta, ma ci aspettiamo un aumento di qualche punto percentuale».
Il settore dell’elettronica di consumo fa i conti con un mercato saturo e innovazioni come l’Ultra alta definizione (4K) dell’ultima generazione di tv e console. «Mi aspetto una piccola ripresa, solo qualche punto, dai televisori e dagli smartphone di fascia media - conclude Alessandro Butali, presidente di Euronics Italia - e il livello delle scorte è un po’ più basso rispetto al passato».
INNOVAZIONE Il settore dell’elettronica di consumo, che fa i conti con un mercato saturo, gioca la carta di televisori e console 4k