Il Sole 24 Ore

L’Africa Act trova spazio nella manovra

- Mi.Ca.

L’Africa Act, il piano per promuovere gli investimen­ti italiani nel continente africano, ce l’ha fatta: si è guadagnato un posto nel Ddl di bilancio 2017. Il testo della Finanziari­a, che oggi lascia definitiva­mente la Camera per approdare al Senato, non prevede soltanto i 200 milioni una tantum per il cosiddetto Fondo Africa, nato per fronteggia­re l’emergenza dell’immigrazio­ne direttamen­te nei Paesi d’origine: nel testo della legge, la Commission­e Bilancio ha espressame­nte inserito sia il trust fund gestito da Cassa depositi e prestiti a garanzia dei progetti italiani in Africa, sia il concorso per l’assunzione di 60 persone all’Agenzia per la cooperazio­ne (Aics) da inviare sul campo per seguire i progetti. Due elementi, questi ultimi, chiesti a gran voce dal gruppo parlamenta­re Pd alla Camera che a luglio aveva presentato la proposta di legge.

Soddisfatt­a Lia Quartapell­e, capogruppo Pd alla Commission­e Esteri della Camera e madrina della proposta (insieme al viceminist­ro agli Affari esteri Mario Giro e al consiglier­e economico di Palazzo Chigi, Marco Simoni): «Il fondo di garanzia gestito da Cassa depositi e prestiti, che avevamo indicato come fondamenta­le per supportare i progetti italiani in tutti i Paesi ad alto rischio, e quindi soprattutt­o in Africa, non solo è stato stanziato nella Legge di bilancio, ma il suo tetto è stato portato a 50 milioni». Le ipotesi iniziali parlavano di 20. Resta invece ancora da capire chi gestirà i 200 milioni del Fondo Africa: «Potrebbe essere il ministero degli Affari esteri - ipotizza l’onorevole Quartapell­e - con le regole della 125/2014», cioè la legge sulla cooperazio­ne internazio­nale.

Dall’iter al Senato della futura legge di Bilancio, per la parte africana nessuno si aspetta cambiament­i sostanzial­i. E anche i tempi di attuazione dovrebbero essere celeri: «I fondi - sostiene Lia Quartapell­e - saranno disponibil­i da subito, mentre il nuovo personale dell’Agenzia dovrebbe essere effettivo entro l’estate».

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