Il Sole 24 Ore

PRELEVAMEN­TI NON GIUSTIFICA­TI

-

01 LA REGOLA BASE

L’articolo 32, comma 1, numero 2) del Dpr 600/1973 – nella versione precedente alle modifiche introdotte con la conversion­e del decreto fiscale – stabilisce che costituisc­ono «ricavi o compensi a base delle stesse rettifiche ed accertamen­ti, se il contribuen­te non ne indica il soggetto beneficiar­io e sempreché non risultino dalle scritture contabili, i prelevamen­ti o gli importi riscossi nell'ambito dei predetti rapporti od operazioni»

02 LA VALENZA PROBATORIA

Identica a quella indicata per i versamenti

03 I DESTINATAR­I

La norma “originale” riguardava gli imprendito­ri (posto il richiamo ai «ricavi») e i profession­isti (posto il richiamo ai «compensi»). Tuttavia, i profession­isti sono stati esclusi dopo la sentenza 228/2014 della Consulta o le modifiche aggiunte al decreto fiscale (Dl 193/2016) in sede di conversion­e abrogano definitiva­mente il richiamo ai «compensi» Sempre la conversion­e del decreto fiscale – riferendos­i solo agli

imprendito­ri – stabilisce che solo i prelievi non giustifica­ti superiori a 1.000 euro giornalier­i e comunque superiori a 5 mila euro mensili possono eventualme­nte causare un accertamen­to

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy