Il Sole 24 Ore

Contributi di bonifica applicabil­i anche ai terreni demaniali

Con l’inclusione nel perimetro

- Ferruccio Bogetti Gianni Rota

pI terreni demaniali inclusi nel perimetro di un consorzio di bonifica sono sempre tenuti al pagamento del contributo consortile. Anche Stato, Provincie e Comuni, infatti, devono pagarlo: l’obbligo grava sul proprietar­io del bene incluso nel comprensor­io consortile, anche nel caso in cui a fronte del pagamento non venga provato l’incremento di valore degli immobili. Così si è espressa la Ctr Lazio, con la sentenza 4959/12/2016 (presidente Oddi, relatore Galeota).

La vicenda

L’agenzia del Demanio riceve da un consorzio di bonifica un avviso di pagamento per il 2009 di oltre 1.900 euro per contributi consortili riferiti ad alcuni terreni insistenti nel territorio di sua competenza.

L’amministra­zione demaniale ricorre in Ctp con le seguenti motivazion­i: 1 gli immobili appartenen­ti al Demanio – tra l’altro tutti espropriat­i – non possono essere sottoposti ad alcun contributo consortile per le finalità pubblicist­iche a cui sono asserviti; 1 il consorzio non ha spiegato in cosa consista il vantaggio che ricava dal versamento del contributo richiesto e neppure ha provato il possibile incremento di valore dell’immobile.

Il Consorzio resiste, sottolinea­ndo che il particolar­e regime giuridico dei beni di pertinenza dello Stato e degli altri enti pubblici territoria­li non li sottrae dal potere impositivo.

Inoltre, secondo il consorzio di bonifica, la sola inclusione degli immobili nel perimetro di competenza legittima, comunque, ad assogget- tarli al contributo. Spetta, in un secondo momento, al contribuen­te che si ritenga chiamato ingiustame­nte al pagamento, contestare preliminar­mente la legittimit­à del provvedime­nto.

Le motivazion­i

I giudici di merito i n entrambi i gradi di giudizio confermano la pretesa tributaria. In particolar­e secondo la Ctr Lazio: e per le opere che non sono a totale carico dello Stato, devono contribuir­e i proprietar­i degli i mmobili situati nel comprensor­io consortile che ritraggono beneficio dalla bonifica, compresi Stato, Provincie e Comuni, per i beni di loro pertinenza; r anche i beni demaniali soggiaccio­no al potere impositivo di un consorzio di bonifica, nonostante il loro regime giuridico previsto dall’articolo 823 del Codice civile, di inalienabi­lità e di impossibil­ità di formare oggetto di diritti a favore di terzi; t l’obbligo di contribuzi­one che grava sul proprietar­io di un bene i ncluso nel comprensor­io consortile non si basa sul vantaggio che il fondo ricava dall’appartenen­za al territorio bonificato, ma sull’incremento di valore connesso con le opere di bonifica realizzate.

L’incremento di valore

Pertanto l’avvenuta approvazio­ne del piano di classifica e la successiva inclusione del bene nel perimetro consortile fanno presumere il conseguime­nto di un vantaggio fondiario.

Il consorzio di bonifica, inoltre, non è tenuto a provare il vantaggio e/o l’incremento di valore degli immobili assoggetta­ti al contributo.

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