DISTANZE NON RISPETTATE E POSSIBILE USUCAPIONE
Nella risposta al quesito 3490, pubblicata dall’Esperto risponde il 24 ottobre 2016, dal titolo «Imprescrittibile l’azione sulle distanze legali», si legge che, riguardo alla prescrizione per promuovere l’azione per il rispetto delle distanze legali, la Corte di cassazione ha affermato che la stessa è imprescrittibile, in quanto illecito permanente, e si cita una sentenza della seconda sezione civile della Suprema corte, la 871/2012. Si chiede se il diritto di mantenere costruzioni a distanze inferiori a quelle prescritte può essere acquisito per usucapione.
G.S. – ASTI L a stessa sentenza della Cassazione civile citata dal lettore, vale a dire la n. 871/2012, afferma, in tema di usucapione, che i poteri inerenti al diritto di proprietà, tra i quali rientra quello di esigere il rispetto delle distanze nelle costruzioni, non si estinguono per il decorso del tempo, salvi naturalmente gli effetti dell’usucapione, che, in tema di violazione delle norme sulle distanze, può dare luogo all’acquisto del diritto (servitù prediale) a mantenere la costruzione a distanza inferiore a quella legale. In tal senso va anche la sentenza della Cassazione civile, sezione II, n. 14916/2015, relativa in particolare a una ipotesi di costruzione abusiva, nella quale si afferma che il difetto di concessione edilizia esaurisce la sua rilevanza nell’ambito del rapporto pubblicistico, senza incidere sui requisiti del possesso “ad usucapionem”.
A cura di Massimo Ghiloni