DA PROVARE IL VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO UNIFICATO
Per una causa civile (sfratto per finita locazione) ci siamo rivolti a un legale. La controversia si è conclusa nel 2011 a favore di noi locatori. In questi giorni abbiamo ricevuto da Equitalia Nort Spa una cartella con la quale veniva richiesto il pagamento di 129 euro, quale contributo unificato (codice tributo 1E03 anno 2016). Ci siamo rivolti al professionista affinché ci rilasciasse copia del pagamento effettuato all’epoca, per poterlo esibire a Equitalia o al Tribunale. Il legale, nel rifiutarsi di fornire quanto richiesto, afferma che, se non avesse allegato la ricevuta di pagamento del contributo unificato, il Tribunale non avrebbe accettato il deposito del nostro atto. Come comportarci? Come tacitare Equitalia? Possiamo segnalare il comportamento del nostro legale all’Ordine degli avvocati?
Poiché la segnalazione al Consiglio dell’Ordine va giustificata sulla presunta violazione di norme deontologiche, che però il quesito non permette di rilevare, ciò appare prematuro. Tuttavia, poiché la segreteria aveva l’onere di verificare che nel fascicolo d’ufficio fosse inserita, in originale, la prova dell’avvenuto versamento del contributo unificato, si ritiene opportuno che l’avvocato chieda di poter accedere ai fascicoli d’ufficio archiviati, onde poter verificare la presenza di tale prova da esibire all’agenzia delle Entrate, al fine di bloccare l’azione di Equitalia. Se questa ricerca desse esito negativo, si potrà eventualmente agire nei confronti del legale per il pagamento delle sanzioni da ritardo nel versamento, ma non per il pagamento del tributo, che risulta comunque dovuto dal cliente.
A cura di Alessandra Pacchioni