La legge regionale vuole andare oltre la siderurgia
Un’economia “terziarizzata” e non più acciaio-dipendente, che punta sulla valorizzazione della cultura e del mare, e che ritiene prioritaria la tutela dell’ambiente, la salute dei cittadini, la sostenibilità e i collegamenti: è il piano strategico cui pensa la Regione Puglia per Taranto attraverso una legge regionale. «Sarà una legge di programmazione – dice il governatore Michele Emiliano – che costruiremo attraverso quella sulla partecipazione approvata dalla giunta. La fase dell’ascolto con i diversi soggetti dovrà chiudersi all’inizio del prossimo anno, prima che a Taranto cominci la campagna elettorale per il Comune».
La legge riguarderà strumenti definiti “facilitatori” e “acceleratori”. Il piano strategico, invece, sarà di accompagnamento e farà riferimento a come si vorrebbe che Taranto fosse in futuro. Negli strumenti, per esempio, rientra la possibilità di prevedere Via e Vas snellite per gli investimenti di imprese ritenute compatibili con la nuova visione di città. O incentivi e agevolazioni per i progetti culturali nella Città vecchia. Oppure una presenza più incisiva delle Agenzie regionali per aumentare le possibilità di utilizzo dei fondi europei. I progetti potranno essere pubblici, misti o solo privati. I finanziamenti dovranno derivare da quelli messi a disposizione per la Puglia dalla programmazione europea, oppure potranno essere chiesti al Contratto di svi- luppo per Taranto presentando i relativi progetti al Tavolo istituzionale. Il consigliere regionale Gianni Liviano, incaricato della gestione di questa prima fase, dice che bisogna puntare «al riposizionamento economico, produttivo, sociale e culturale di Taranto». E «cancellare il marchio Ilva per riconvertire l’economia partendo dalle infrastrutture».
La legge dovrebbe collocarsi accanto al Contratto istituzionale (800 milioni di finanziamenti riprogrammati per l’area, gestione di Palazzo Chigi) e all’Accordo di
CONFRONTO A DISTANZA Il governatore Emiliano: basta “commissariamento” di Taranto da parte di Roma Il premier Renzi: trovo questa polemica strumentale
programma (ci sta lavorando il Mise, candidate a finanziamento 91 proposte imprenditoriali). Ma Emiliano rivendica autonomia: «Oggi finisce il commissariamento di Taranto da parte del Governo. Questa legge non è fatta per chi aspetta che ci vengano a salvare da Roma. Perché si è visto che quando aspettiamo “loro”, spesso non rispondono neppure al telefono». Risponde invece il premier Matteo Renzi: «Tutto quel che serve per Taranto lo faremo, ma trovo la polemica strumentale e lo conferma il sit in organizzato nel giorno del silenzio elettorale».