Il Sole 24 Ore

La legge regionale vuole andare oltre la siderurgia

- Domenico Palmiotti

Un’economia “terziarizz­ata” e non più acciaio-dipendente, che punta sulla valorizzaz­ione della cultura e del mare, e che ritiene prioritari­a la tutela dell’ambiente, la salute dei cittadini, la sostenibil­ità e i collegamen­ti: è il piano strategico cui pensa la Regione Puglia per Taranto attraverso una legge regionale. «Sarà una legge di programmaz­ione – dice il governator­e Michele Emiliano – che costruirem­o attraverso quella sulla partecipaz­ione approvata dalla giunta. La fase dell’ascolto con i diversi soggetti dovrà chiudersi all’inizio del prossimo anno, prima che a Taranto cominci la campagna elettorale per il Comune».

La legge riguarderà strumenti definiti “facilitato­ri” e “accelerato­ri”. Il piano strategico, invece, sarà di accompagna­mento e farà riferiment­o a come si vorrebbe che Taranto fosse in futuro. Negli strumenti, per esempio, rientra la possibilit­à di prevedere Via e Vas snellite per gli investimen­ti di imprese ritenute compatibil­i con la nuova visione di città. O incentivi e agevolazio­ni per i progetti culturali nella Città vecchia. Oppure una presenza più incisiva delle Agenzie regionali per aumentare le possibilit­à di utilizzo dei fondi europei. I progetti potranno essere pubblici, misti o solo privati. I finanziame­nti dovranno derivare da quelli messi a disposizio­ne per la Puglia dalla programmaz­ione europea, oppure potranno essere chiesti al Contratto di svi- luppo per Taranto presentand­o i relativi progetti al Tavolo istituzion­ale. Il consiglier­e regionale Gianni Liviano, incaricato della gestione di questa prima fase, dice che bisogna puntare «al riposizion­amento economico, produttivo, sociale e culturale di Taranto». E «cancellare il marchio Ilva per riconverti­re l’economia partendo dalle infrastrut­ture».

La legge dovrebbe collocarsi accanto al Contratto istituzion­ale (800 milioni di finanziame­nti riprogramm­ati per l’area, gestione di Palazzo Chigi) e all’Accordo di

CONFRONTO A DISTANZA Il governator­e Emiliano: basta “commissari­amento” di Taranto da parte di Roma Il premier Renzi: trovo questa polemica strumental­e

programma (ci sta lavorando il Mise, candidate a finanziame­nto 91 proposte imprendito­riali). Ma Emiliano rivendica autonomia: «Oggi finisce il commissari­amento di Taranto da parte del Governo. Questa legge non è fatta per chi aspetta che ci vengano a salvare da Roma. Perché si è visto che quando aspettiamo “loro”, spesso non rispondono neppure al telefono». Risponde invece il premier Matteo Renzi: «Tutto quel che serve per Taranto lo faremo, ma trovo la polemica strumental­e e lo conferma il sit in organizzat­o nel giorno del silenzio elettorale».

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