Scatta la semplificazione per il settore vitivinicolo
Dopo tre anni di lavoro il Testo unico è legge
Il Testo unico sul vino è legge. Ieri la commissione Agricoltura della Camera ha approvato, in sede legislativa, il Testo unico sul vino. Dopo tre anni di lavoro, la legge contiene numerose innovazioni: l’istituzione di un registro unico dei controlli con alcune semplificazioni per la tenuta dei registri dematerializzati, strumenti di tracciabilità del vino, lo snellimento burocratico, una definizione più rigorosa di vitigno autoctono, la rivisitazione del sistema sanzionatorio con l’introduzione della diffida e del ravvedimento operoso.
Sull’evento è intervenuto anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi: «Abbiamo approvato oggi il Testo unico sul vino. In una sola legge abbiamo semplificato tutte le norme del settore dopo anni di attesa. Un piccolo passo, forse. Ma il settore del vino e dell’agroalimentare ha potenzialità fantastiche. E come sapete noi scommettiamo moltissimo su questo». Renzi ha posto l’obiettivo dei 50 miliardi di export entro il 2020, con il vino che l’anno scorso ha ge- nerato 14 miliardi di valore e 5,2 miliardi di export.
«Il Testo unico è una buona legge - premette Sandro Boscaini, presidente di Federvini - che semplifica e riunisce una miriade di provvedimenti. Ora però si tratta di dare corso velocemente ai decreti applicativi. La filiera dei produttori ha dato buona prova di sè, anche se i compro- messi sono stati numerosi. Comunque la filiera ha già in programma un incontro a metà gennaio per verificare che le misure applicative vengano adottate e che non ci siano intoppi».
Sulla stessa lunghezza d’onda Antonio Rallo, presidente dell’Unione italiana vini: «Il Testo unico è una vera semplificazione del mondo del vino, con una portata vastissima. È un ottimo pun- to di partenza: ora però si apre il lavoro sui regolamenti attuativi che andranno a normare nei dettagli temi molto importanti quali: i piani di controllo dei vini a Denominazione d’origine e Indicazione geografica, l'etichettatura, la gestione dei contrassegni di Stato, i Consorzi di tutela».
Rallo auspica che la filiera - da Federvini, alle cooperative fino a Confagricoltura e Coldiretti - si mantenga compatta anche in questa fase di confronto con il ministero. «La stesura dei regolamenti attuativi - ha concluso il presidente Uiv - rappresenta un percorso strategico al pari della norme generali».
Secondo Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti, il Testo unico è «il risultato di una lunga mobilitazione per liberare le energie del settore più dinamico del made in Italy agroalimentare. La semplificazione sostiene la competitività di un comparto vitale che in Italia offre opportunità di lavoro a 1,3 milioni di persone».
LE INNOVAZIONI Le novità: creazione di un registro dei controlli, introduzione di strumenti per la tracciabilità, snellimento burocratico