Il Sole 24 Ore

Pedemontan­a sul filo del rasoio

- S.Mo.

Sull’autostrada lombarda Pedemontan­a - la più onerosa in Italia per un totale di 5 miliardi - pesa un’inchiesta per falso in bilancio contro ignoti, avviata due mesi fa dalla procura di Milano. Inoltre il fondo di garanzia, promesso dalla Regione Lombardia per la richiesta di un maxi prestito bancario da 2,6 miliardi e inserito anche nel patto per la Lombardia pochi giorni fa, non ha ancora né cifre né chiari aspetti tecnici.

È quanto è emerso ieri durante il consiglio di amministra­zione della società Serravalle, holding di con- trollo della Pedemontan­a. Il cda ha preparato una relazione per il ministero dello Sviluppo economico, elencando le criticità. Si ricorda che lo scorso 8 settembre la società Apl ha ricevuto la notifica di una richiesta di esibizione di atti e documenti, emesso dalla procura di Milano, «nell’ambito di indagini avviate per il reato di falso in bilancio, a carico di ignoti». Già nei mesi precedenti c’erano state altre perquisizi­oni da parte della Guardia di finanza. Inoltre è ancora pendente una procedura Anac per l’aumento dei costi e lo slittament­o nel tempo dei lavori.

Per quanto riguarda un possibile fondo per permettere il sostegno finanziari­o e completare l’opera, «si sottolinea che non è ancora stata definita l’entità di tale garanzia rischio traffico a beneficio degli istituti di credito e neppure la tipologia (equity, finanziame­nto, fidejussio­ne, contributo), in quanto in funzione della modalità di erogazione si potrebbero registrare diversi impatti sull’aggiorname­nto del Pef». Insomma: al di là delle dichiarazi­oni politiche, il fondo per la richiesta del prestito deve essere ancora valutato per non gravare troppo sul bilancio del Pirellone. Alcune valutazion­i fanno ipotizzare la necessità di un accantonam­ento di circa 250 milioni.

È dunque ancora in salita la ricapitali­zzazione per la realizzazi­one dell’autostrada da 67 chilometri da Varese a Bergamo, a cui si aggiungono le due tangenzial­i di Varese e Como. Al momento è stata realizzato un terzo dell’opera. Come si legge nel documento, «al 30 giugno 2016 la controllat­a ha realizzato investimen­to per 1,5 miliardi corrispond­enti al 36% del quadro complessiv­o. Ha ricevuto contributo per 965,4 milioni corrispond­ente al 77% dei contributi complessiv­i pari a 1,245 milioni».

Con gli oneri finanziari i costi salgono a 5 miliardi. Il piano è ancora da costruire, senza dimenticar­e che deve essere prima risolto il contenzios­o con il gruppo Strabag, vincitore del secondo lotto da 1,7 miliardi che ora chiede extracosti per oltre 3 miliardi. Da valutare anche il possibile ingresso di privati: o in Pedemontan­a o in Serravalle.

LE RISORSE MANCANTI Il fondo di garanzia per il prestito bancario da 2,6 miliardi, inserito nel patto per la Lombardia, «non ha ancora entità né tipologia»

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