L’Europa traina la moda junior
Alla fiera di gennaio a Firenze più spazio a oggetti di design e accessori
«La moda junior sta vivendo un momento non semplice: quando c’è incertezza si tende ad acquistare meno prodotti o si scelgono, soprattutto per quanto riguarda i più piccoli, capi e accessori meno costosi. Nonostante questo la moda italiana continua a piacere oltre confine: nei primi otto mesi dell’anno le esportazioni di moda bebè sono cresciute». Raffaello Napoleone, amministratore di Pitti Immagine, presenta l’84esima edizione di Pitti Bimbo, fiera dedicata alla moda junior che si terrà dal 19 al 21 gennaio 2017, alla Fortezza da Basso di Firenze. Lo fa citando dati elaborati da Sistema Moda Italia su base Istat e relativi al periodo gennaio-agosto 2016: i n questi otto mesi l’export di moda junior ha toccato i 101,8 milioni di euro, in crescita del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A trainare le vendite oltre confine sono stati i paesi europei che assorbono quasi il 67% delle esportazioni e hanno messo a segno un +7,6%. Questo nonostante il calo (-6,4%) degli acquisti da parte della Spagna, primo cliente della moda per bambini made in Italy. Tra i mercati più dinamici spiccano Regno Unito (+19,1%), Svizzera (+17,6%), Francia (+8,3%) e Stati Uniti (+24,1%), mentre Arabia Saudita (+57,3%) e Polonia ( 174,1%), entrambe nella top 15 dei paesi di destinazione, hanno registrato un vero e proprio boom. «Fanno ben sperare anche le performance della Russia: il paese, dopo la profonda frenata delle ultime stagioni, si sta riprendendo», chiosa Napoleone.
I mercati internazionali rimangono l’orizzonte di riferi- mento di Pitti Bimbo, fiera che beneficia del supporto del Mise a sostegno delle fiere e del made in Italy: l’edizione di gennaio 2015 aveva registrato 10mila visitatori di cui oltre 6.900 buyer per il 34% stranieri e per la maggior parte russi, spagnoli, inglesi, tedeschi e francesi. La nuova edizione invernale della manifestazione, a tema “Pitti dance off”, sarà una vetrina internazionale per 503 collezioni, di cui 280 provenienti dall’estero, che verranno presentate in stand oppure con eventi e sfilate ad hoc. Collezioni di abbigliamento e accessori, ma non solo: «Pitti Bimbo conferma il proprio intento di andare oltre la moda tout court – dice Agostino Poletto, vicedirettore generale di Pitti Immagine – con una serie di iniziative che puntano a promuovere la dimensione lifestyle dedicata al bambino: lo spazio Fancy Room, per esempio, propone accessori, occhiali, oggetti di design e tecnologia». In questo solco si inseriscono il progetto Monnalisa Living by Savio Firmino, una collezione di com- plementi d’arredo realizzata in co-branding tra le due aziende, e Kartell Kids@ Pitti Bimbo, un’installazione a tema food.
Tra le novità di Pitti Bimbo 84 ci sono alcuni debutti illustri: Stefano Ricci, marchio fiorentino che sbarca nel segmento con la propria Junior Collection, ed Elisabetta Franchi, che proprio a Firenze lancerà “La mia bambina” e Manuel Ritz, sono tra questi. La manifestazione conferma un duplice focus: quello sui marchi più noti – tra gli espositori ci sono N°21 Kids, Little Marc Jacobs, Twin-Set, Blumarine, Petit Bateau - e quello sulle etichette di nicchia e di ricerca, frutto della creatività di piccole aziende che hanno bisogno di visibilità. Il progetto “The Nest”, per esempio, raccoglierà brand indipendenti da tutto il mondo, selezionati da Pitti in collaborazione con lo store berlinese Little popup; “Kidfizz”, invece, raccoglierà brand marcatamente creativi in uno spazio più ampio rispetto a quello delle precedenti edizioni.
VETRINA DEL MADE IN ITALY Stefano Ricci, Elisabetta Franchi e Manuel Ritz tra i debutti illustri, più spazio per le etichette di nicchia e per i marchi creativi