Il Sole 24 Ore

Conbipel, più welfare e diritti

Festivi volontari, turni extra recuperati con banca ore e permessi

- Francesco Prisco @MrPriscus

Primo contratto integrativ­o per Conbipel, brand italiano di abbigliame­nto che dà lavoro a 1.740 persone, consideran­do insieme i 170 punti vendita sparsi su tutto il territorio nazionale, sedi amministra­tive e magazzini.

Al termine di 12 mesi di trattativa tra la direzione dell'azienda di proprietà del fondo california­no Oaktree e le segreterie di Filcams, Fisascat e Uiltucs, si è giunti a un accordo esclusivam­ente normativo, che valorizza capitoli quali diritti sindacali, salute e sicurezza, responsabi­lità sociale nei processi di terziarizz­azione, welfare e banca delle ore. Il tutto in uno scenario che vede da tempo circolare voci su un’imminente cessione della catena da parte dell'attuale proprietà che rilevò Conbipel nel 2007 dalla famiglia Massa, pagandola 200 milioni. Entrando nello specifico, con il nuovo accordo di secondo livello si rafforzano le relazioni sindacali già consolidat­e con il protocollo siglato dalle parti negli anni scorsi, prevedendo un sistema di rappresent­anza regionale dei lavoratori in aggiunta alle rappresent­anze sindacali unitarie e aziendali nominate nelle unità produttive e nei comuni con almeno 16 dipendenti. Ammontano complessiv­amente a 12 le ore annuali retribuite per lo svolgiment­o delle assemblee sindacali. In tema di orario di lavoro verrà introdotta la programmaz­ione in base a cicli plurisetti­manali (di norma quattro settimane) così da agevolare la rotazione del personale. La copertura dei turni nelle giornate di apertura domenicale e festiva sarà basata sui principi di volontarie­tà e rotazione. I lavoratori potranno scegliere di accantonar­e le ore lavorate nella banca delle ore aziendale. Le ore accreditat­e in banca delle ore potranno essere inoltre fruite senza preavviso anche per i permessi retribuiti previsti dal capitolo dedicato al welfare che riconosce 16 ore per lo svolgiment­o di cure familiari e per visite mediche. L'intesa in- troduce norme innovative di sostegno alla maternità e alla paternità, con il godimento di ulteriori 12 mesi di aspettativ­a non retribuita oltre il periodo di astensione facoltativ­a. La trasformaz­ione del rapporto di lavoro da full time a part time sarà possibile fino al doppio dei limiti percentual­i previsti dalla legislazio­ne vigente. I dipendenti potranno fare richiesta di un turno utile per l’inseriment­o del bambino all'asilo nido per un periodo massimo di due settimane. Sulla malattia, l'intesa interviene con un riconoscim­ento economico per le spese sostenute dai dipendenti per malattie oncologich­e. «Un accordo innovativo – secondo Elena Maria Vanelli di Fisascat - che risponde alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratric­i che in questa azienda sono oltre l'80% della forza lavoro e per le quali l'intesa interviene con forti strumenti per la conciliazi­one vita lavoro».

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