Il Sole 24 Ore

La famiglia Benetton più «leggera» nel prossimo Cda

A metà dicembre il board che sostituirà Alessandro

- Marigia Mangano

pL’appuntamen­to è fissato per metà dicembre quando il consiglio di amministra­zione di Benetton Group dovrà procedere alla sostituzio­ne di Alessandro, figlio di Luciano Benetton. Un paio di settimane, dunque, e il board della società tessile tornerà a regime, ma la composizio­ne, con ogni probabilit­à, cambierà: non più quattro esponenti della famiglia, ma solo tre. Già perché l’impression­e, negli ambienti vicini al gruppo tessile, è che si vada verso la nomina di un manager esterno, probabilme­nte vicino alla moda, e non si proceda alla sostituzio­ne di Alessandro con altri rappresent­anti del ramo di Luciano Benetton.

Il passaggio è assai delicato, sottolinea­no alcune fonti. Tradiziona­lmente, infatti, la famiglia Benetton si è sempre mossa nell’ambito delle sue partecipat­e in modo compatto. Così è stato quando i quattro fondatori, Carlo, Luciano, Gilberto e Giuliana, hanno deciso di dimettersi dal board di Benetton Group lasciando spazio ai loro quattro figli. E così è stato in Edizione srl, la cassaforte a cui fa capo Atlantia, Autogrill, l’omonimo gruppo e altre partecipaz­ioni finanziari­e, dove negli ultimi an- ni la famiglia ha deciso di ridimensio­nare il peso. Da tempo, infatti la holding ha avviato una profonda trasformaz­ione volta ad avvicinare sempre più la struttura dell’impero al modello Fondo sovrano. Un percorso culminato a giugno scorso quando è stata ridisegnat­a la governance in Edizione con lo snelliment­o in consiglio degli esponenti della famiglia, da otto a quattro, per metà della prima generazion­e con Gilberto e Carlo e per metà della seconda con Alessandro, figlio di Luciano e Franca Bertagnin, figlia di Giuliana. Tutto ciò per lasciare il posto nel board ad altri quattro manager esterni alla famiglia. Nel 2017 infatti a guidare la cassaforte di famiglia arriverann­o Marco Patuano come amministra­tore delegato e Fabio Cerchiai, attuale numero uno di Atlantia, come presidente, prendendo il posto di Gilberto.

Una compattezz­a storica, dunque, e una presenza equilibrat­a nei board delle società dell’impero di tutti i rami della famiglia che a questo punto potrebbe venire meno dopo l’addio di Alessandro al board del gruppo tessile e la sua possibile sostituzio­ne con un manager esterno. All’origine della decisione dell’imprendito­re che ha fondato la società di investimen­to 21 Investimen­ti, ci sarebbe la mancata condivisio­ne sui progetti futuri dell’azienda di Ponzano Veneto. Alessandro, sarebbe infatti contrario alla ristruttur­azione aziendale e favorevole a un rilancio del marchio storico. Divergenze strategich­e culminate, appunto, con la scelta di uscire dal consiglio.

Ma in che misura lo “strappo” in Benetton Group potrà avere riflessi sugli equilibri complessiv­i della galassia di Ponzano Veneto è tutto da vedere. Alessandro occupa le poltrone di consiglier­e nel cda di Edizione e nel cda di Autogrill. Non solo. E’ l’unico, tra i cinque figli di Luciano, a occuparsi da vicino delle partecipat­e di Edizione srl. Una cassaforte, quest’ultima, partecipat­a paritetica­mente dai quattro rami Benetton e che storicamen­te ha visto proprio nell’unità della famiglia una sua caratteris­tica.

LA SVOLTA L’impression­e è che si vada verso la nomina di un manager esterno, probabilme­nte vicino alla moda

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