Bonus assunzioni con tetto-risorse
L’ok alle istanze in base all’ordine cronologico di presentazione
pIl premio 2017 fino a 8.060 euro per chi assume in una delle Regioni del Mezzogiorno con contratto a tempo indeterminato, anche in somministrazione o in part time, è condizionato all’auto rizzazione da parte dell’Inps. L’istituto di previdenza, infatti, dovrà verificare in via preventiva la disponibilità delle risorse: il nullaosta al beneficio è dato «secondo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze». La possibilità di fruire della nuova decontribuzione su base territoriale termina con il finire del fondo a disposizione, 500 milioni per le regioni meno sviluppate - Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia - e 30 milioni per Abruzzo, Molise e Sardegna, le Regioni classificate «in transizione».
È in arrivo il decreto del ministero del Lavoro, “sollecitato” dall’Anpal, la nuova agenzia per le Politiche attive, presieduta da Maurizio Del Conte ( si veda « Il Sole 24Ore » del 17novembre).
I datori di lavoro privati che, non essendo obbligati da norme e accordi, assumeranno, nel 2017, a tempo indeterminato giovani tra i 15 e i 24 anni e/o lavoratori con almeno 25 anni, privi - da almeno sei mesi - di impiego regolarmente retribuito riceveranno un bonus. L’incentivo sarà di importo pari ai contributi a loro carico (premio Inail escluso) e comunque non superiore a 8.060 euro annui. L’agevolazione non spetta se il lavoratore ha già intrattenuto un rapporto di lavoro con la stessa azienda. Sono incentivate inoltre le trasformazioni a tempo indeter- minato di un rapporto a tempo determinato.
Semaforo verde anche per i contratti di apprendistato professionalizzante e per i part time. Restano fuori i lavoratori domestici e il lavoro con voucher.
L’assunzione deve avvenire nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia (dote finanziaria 500 milioni di euro) ovvero in Abruzzo, Molise e Sardegna (stanziamento 30 milioni di euro). A tal fine rileva esclusivamente l’ubicazione della sede di lavoro. L’incentivo potrà essere fruito solo tramite il conguaglio con i contributi dovuti all’istituto. Il recupero dovrà essere effettuato (a pena di decadenza) entro il 28 febbraio 2019) nelle denunce contributive mensili (flussi Uniemens) che il datore di lavoro trasmette all’Inps.
Come detto, al fine di garantire l’incentivo alle aziende che assumono, è previsto un meccanismo molto simile a quello già sperimentato in passato, per il bonus assunzioni, meglio conosciuto come “650 euro”, previsto dal Dl 76/2013. Anche in questo caso si prevede, infatti, che il datore di lavoro, che vuole usufruire del bonus, presenti attraverso una piattaforma telematica una prenotazione (istanza preliminare).
Probabilmente il modulo di prenotazione dei fondi sarà inserito all’interno dell’applicazione Diresco presente nei servizi online del sito internet www.inps.it. L’Inps accantonerà le somme richieste dalle aziende, in relazione alla data di presentazione di inoltro della prenotazione e non in funzione della data di assunzione (eventualità prevista solo per quelle che verranno effettuate prima che sia reso disponibile il modulo telematico dell’istanza preliminare).
Dopo aver ottenuto l’assicurazione dell’esistenza dei fondi, il datore di lavoro ha a disposizione dieci giorni (decorrenti dalla ricezione della conferma di prenotazione) per completare l’operazione: sette giorni per procedere all’assunzione (sempre che la stessa non sia già avvenuta) e gli altri tre giorni per comunicare all’Inps di averlo fatto. Questa fase conclusiva permette al datore di lavoro di assicurarsi l’incentivo; andando oltre i 10 giorni previsti, il beneficio si perde.
Come specificato dal decreto ministeriale, si tratta di un incentivo che rientra nei limiti del “de minimis” che potranno essere superati se l’assunzione realizza un incremento netto di occupazione.
La condizione dell’incremento occupazionale netto, ai fini del superamento del “de minimis”, non si applica nel caso in cui la riduzione di personale, nei 12 mesi precedenti l’assunzione, sia dovuta per: dimissioni volontarie, invalidità, pensionamento per raggiunti limiti di età, riduzione volontaria dell’orario di lavoro e licenziamento per giusta causa.
NEL 2017 Incentivati fino a 8.060 euro i contratti a tempo indeterminato nei confronti di giovani e over 25 disoccupati