«La sentenza della Consulta esempio di ostacoli ingiustificati»
pLa sentenza 251/2016 con cui la scorsa settimana la Corte costituzionale ha bocciato una parte della riforma Madia «è un esempio di come il quadro istituzionale possa creare ostacoli non giustificati» e nasce dal fatto che «esistono meccanismi pervesi di funzionamento costituzionale che vanno cambiati».
A sostenerlo è il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che nel dibattito organizzato ieri dalla Luiss per la presentazione del libro di Alfredo Macchiati «Perché l’Italia cresce poco» ha usato toni duri, insoliti nel linguaggio del titolare dell’Economia, per collegare il mezzo stop alla riforma Pa con i temi al centro del referendum di domenica. Toni, peraltro, che hanno provocato la reazione immediata del capogruppo di Fi alla Camera, Re- nato Brunetta, che ha parlato di «attacco sguaiato» e di «comportamento eversivo da parte dei membri del governo».
Polemiche politiche a parte, tutta la riflessione di Padoan è stata modulata sugli ostacoli istituzionali alla crescita, mancata secondo il libro di Macchiati. Tra questi ostacoli rientra ovviamente, nell’ottica di Padoan, il bicameralismo attuale: «La legge sulla concorrenza - ha spiegato - resta un fondamentale strumento per la crescita, ma il testo attuale è insoddisfacente ed è figlio di una dialettica parlamentare che proviamo a superare con la riforma». E qualche problema è posto anche dal calendario, visto che la legge è annuale ma il disegno di legge fermo al Senato è ancora quello del 2015.