Al Commissario 31 milioni in due anni
pTra le misure della legge di bilancio passate quasi inosservate spicca uno stanziamento di 31 milioni in due anni - 11 milioni nel 2017 e 20 milioni nel 2018 - per il supporto alle attività del Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale, Diego Piacentini. Sarà possibile inoltre incrementare questo stanziamento con ulteriori 9 milioni a valere sui fondi strutturali 2014/2020. Piacentini, vicepresidente Amazon in aspettativa, ha assunto l’incarico pro bono per due anni in seguito al Dpcm del 16 settembre.
Piacentini non ha ancora reso noto come intenderà impiegare nel dettaglio questa significativa dote. Il Dlgs 179 del 2016 (riforma del Cad) spiega che al commissario sono attribuite, in primo luogo, funzioni di coordinamento operativo dei soggetti pubblici, anche in forma societaria, che operano nel settore dell’Ict e «rilevanti per l’attuazione degli obiettivi di cui all’Agenda digitale italiana». Al momento l’attività di Piacentini si può seguire sul sito https://teamdigitale.governo.it/ dove è riassunto il “manifesto” del gruppo guidato dal commissario con la collaborazione di Paolo Barberis, consigliere del premier per l’innovazione dal 2014, (ruolo svolto pro bono). Nei giorni scorsi sono stati ufficializzati i primi sei ingressi nel team, a partire da un chief technology officer (Simone Piunno).
Anche se in via non ufficiale, è emerso poi che Piacentini sta esaminando in queste settimane il Piano triennale per la Pa elaborato dall’Agenzia per l’Italia digitale che, in questa una revisione piuttosto articolata della governance, è anch’essa coordinata di fatto dal commissario. L’Agenzia in queste settimane sta seguendo da vicino la diffusione delle identità digitali (Spid) che dopo una partenza molto lenta stanno recuperando terreno e hanno quasi raggiunto quota 400mila (si era a 161mila un paio di settimane fa). E, a proposito di norme della manovra, dopo aver blindato il finanziamento al Commissario, alla Camera anche per l’Agenzia si era parlato di un rafforzamento, con un emendamento proposto dal ministero della Pa che mirava ad ampliare l’organico da 93 a 250 persone. Se ne riparlerà al Senato.
TRASFORMAZIONE DELLA PA In esame il piano triennale dell’Agenzia che punta a passare da 93 a 250 persone Le identità digitali accelerano verso quota 400mila