Aumentano in Italia le multinazionali a controllo estero
Istat. Sono 13.569 nel 2014: innovative e dinamiche
pSono in media molto più grandi delle aziende italiane. fanno più innovazione e hanno livelli di produttività e redditività superiori. Le imprese a controllo estero in Italia sono ancora un numero limitato, ma in crescita: l’Istat ne ha registrate 13.569 nel 2014 (+3% rispetto all’anno prima) e ne ha fotografato la dinamicità, in parte da ricondurre alle dimensioni maggiori rispetto alla media italiana: 113,5 addetti contro i 5,2 dipendenti nell’industria e 80,9 contro 3 nei servizi.
Nonostante i numeri assoluti limitati (si pensi che in Italia ci sono quasi 5 milioni di imprese iscritte ai registri camerali), si tratta di un patrimonio produttivo e occupazionale estremamente importante per il Paese: escludendo il settore dei servizi finanziari, le multinazionali estere presenti in Italia hanno generato nel 2014 un fatturato complessivo di circa 524 miliardi (+6,2%) impiegando 1,2 milioni di persone (+4,7%), con un valore aggiunto di quasi 97 miliardi (+5,1%) e investimenti per oltre 12 miliardi (+9,1%). Rilevante è il contributo in termini di ricerca e sviluppo, con una spesa di 3 miliardi che rappresenta quasi un quarto degli investimenti in R&S nel nostro Paese e registra tassi di crescita superiori alla spesa delle imprese a controllo nazionale (+10,6% contro il+7,5%).
Sono inoltre imprese con un elevato gradi di apertura all’interscambio commerciale e infatti rappresentano il 27,4% dell’export nazionale e il 46,5% dell’import. Attive soprattutto nei servizi (9.600 realtà contro 4mila operanti nell’industria) le multinazionali presenti in Italia sono tuttavia più rilevanti, in termini di addetti, nella manifattura, con una presenza importante soprattutto nei comparti farmaceutico, petroliferi, chimica, elettronica e automotive.
Se l’area di provenienza di queste realtà è soprattutto l’Unione europea (il 61,6%) sono tuttavia gli Stati Uniti il Paese più rappresentato nel nostro Paese con proprie aziende. Gli Usa sono anche la destinazione principale degli investimenti esteri da parte di aziende italiane che, oltreconfine, controllano 22.388 realtà, in crescita del 384% rispetto al 2013 e con un fatturato pari al 15,2% di quello complessivamente prodotto dalle imprese residenti in Italia.