Pmi in parata alla Small cap conference
La sfida: per crescere le aziende hanno bisogno di finanza e di strumenti finanziari Un settore che rappresenta il 67% delle società quotate
pUna conferenza per convincere gli investitori italiani a investire in Italia. Si é tenuta ieri a Piazza Affari la Small Cap Conference 2016, l'evento di Borsa Italiana pensato per presentare alla platea degli investitori le società a minor capitalizzazione del listino.
Il timore, a pochi giorni dal referendum costituzionale, é che proprio questi titoli risultino i più penalizzati in caso di instabilità e di fuga degli investitori esteri. «Parliamo sempre di attrarre investimenti dall’estero, ma dobbiamo cercare di attrarre anche investimenti dall’Italia - ha spiegato l'amministratore delegato di Borsa Raffaele Jerusalmi - Il 95 per cento degli investitori del FTSE MIB viene dell'estero: in qualsiasi economia avanzata gli investitori domestici sono almeno il 30%. Se non ci crediamo noi chi ci crede? Dobbiamo abbandonare gli stereotipi negativi perché di aziende straordinarie ne abbiamo tante”.
Solo il segmento small cap di Borsa, infatti, rappresenta il 67% delle società quotate a Piazza Affari con una capitalizzazione vicina ai 20 miliardi, un giro d'affari di 52,6 miliardi per oltre 150mila posti di lavoro. Del resto anche sul mercato il Ftse Italia Small Cap si è comportato, nell'ultimo anno, meglio del più blasonato MIB, perdendo poco più del 16% rispetto al 27 del listino principale.
Fra le small cap il settore più rappresentato è l’industria, a pari merito con la finanza (entrambi rappresentano poco più di un quinto del comparto). Importanti, con un peso rispettivamente del 17% e del 16%, anche i servizi al consumo e i beni di consumo.
La sfida trasversale, indipendentemente dal settore, rimane tuttavia quella della crescita. «Piccolo non è più bello. È uno stadio del percorso, ma per crescere le aziende hanno bisogno di finanza e di strumenti finanziari» ha commentato durante la tavola rotonda di presentazione Matteo Zanetti, Coordinatore Gruppo Tecnico per Credito e Finanza di Confindustria, sottolineando lo scenario positivo creato dall'ultima legge di stabilità in quanto a misure per la produttività, la crescita e l'innovazione. L’innovazione, del resto, è stata anche al centro delle tante presentazioni (130 incontri fra 31 società e una sessantina di investitori presenti): fra le idee presentate anche la nuo- va piattaforma ristoranti.it di Axélero, società internet quotata su Aim che punta a far concorrenza ai big internazionali delle consegne a domicilio, dando ai ristoratori la possibilità di offrire servizi digitali in autonomia con il pieno controllo del recapito. E proprio su Aim, Borsa continua a puntare come canale preferenzia- le per avvicinare le Pmi al mercato dei capitali: «Aim Italia ha saputo dimostrarsi una buona soluzione per la raccolta di capitali, grazie all’approccio equilibrato nella regolamentazione e ai tempi ridotti per accedere al mercato – ha aggiunto Jerusalmi - Guardiamo con molta attenzione alle misure che il Governo sta introducendo a favore dell’investimento nell’economia reale, con l’auspicio che nuovi flussi di capitale favoriscano le Pmi». Sul dubbio che queste misure possano arenarsi, in caso di vittoria del ”no” il Capo della Segreteria Tecnica del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Pagani ha chiarito durante l’inaugurazione dell’evento: «La legge di bilancio è stata appena approvata dalla Camera. Non credo che in Senato, indipendentemente dall’esito del referendum, ci saranno particolari stravolgimenti sulle misure dedicate alle aziende. Si tratta infatti di scelte ampiamente apprezzate».
TITOLI IN SCADENZA
OBIETTIVI Jerusalmi (Borsa Italiana): «Parliamo sempre di attrarre investimenti dall’estero, ma dobbiamo cercare di attrarre anche quelli dall’Italia»