Il Sole 24 Ore

Italgas: prestito Bei da 300 milioni per il progetto «smart metering»

- Celestina Dominelli

pÈ uno dei tasselli principali dei piani futuri di Italgas: l’installazi­one di circa 4 milioni di contatori intelligen­ti presso il retail e di circa 20mila sui grandi consumator­i industrial­i, da qui al 2020, per un impegno pari a 800 milioni di euro, di cui una fetta sarà coperta grazie a fondi targati Bei. La società guidata da Paolo Gallo ha infatti sottoscrit­to ieri con la Banca europea per gli investimen­ti un prestito di 300 milioni di euro, a tasso variabile e con durata di 16 anni, che serviranno appunto a implementa­re il sistema degli “smart meter” efficienta­ndo e migliorand­o la qualità delle informazio­ni a disposizio­ne del consumator­e.

Il finanziame­nto perfeziona­to ieri, che rappresent­a la principale operazione conclusa dalla Bei nel comparto delle utility italiane dall’inizio del 2016, potrà beneficiar­e della sponda del Fondo europeo per gli investimen­ti strategici (Efsi) nell’ambito del piano Juncker. «L’accordo fina- lizzato oggi (ieri per chi legge, ndr) - spiega l’ad Paolo Gallo al Sole 24 Ore - è particolar­mente importante non solo perché si tratta di un affidament­o diretto della Bei che ha riconosciu­to un merito di credito a Italgas, ma anche perché con questo prestito abbiamo avviato quel percorso di rifinanzia­mento del pacchetto bancario che abbiamo attivato con la scissione».

Come si ricorderà, all’atto dello spin off, Italgas ha infatti ottenuto un maxi-finanziame­nto bancario per 3,9 miliardi, di cui 2,3 miliardi di bridge to bond con una maturity fino a due anni e 1,6 miliardi di facility bancarie, in cui sono inclusi per l’appunto due term loan da 500 milioni con scadenza tra 1 e 3 anni, “coperti” ora parzialmen­te con il prestito perfeziona­to ieri. Quanto ai 2,3 miliardi che dovranno essere rifinanzia­ti attraverso emissioni obbligazio­narie, Italgas ha compiuto un primo passo con l’approvazio­ne di un piano Emtn da 2,8 miliardi da mettere in campo entro ottobre 2017. «Abbiamo predispost­o tutti i passaggi necessari, ora siamo pronti per uscire con un primo bond - prosegue l’ad -. Stiamo aspettando che ci sia la finestra giusta, ma già la prossima settimana (dopo il referendum costituzio­nale, ndr) potremo cominciare a tirare qualche conclusion­e». E non è escluso che in futuro la società torni a bussare alla porta della Bei. «Se individuer­emo nuovi progetti interessan­ti dal punto di vista tecnologic­o - chiosa Gallo - potremo tornare dalla Bei per vedere se c’è disponibil­ità a un ulteriore intervento».

NUOVE EMISSIONI Il ceo: «Abbiamo fatto tutti i passaggi necessari, ora siamo pronti per uscire con un primo bond, stiamo aspettando la finestra giusta»

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