Il Sole 24 Ore

Lme, la frenata cinese blocca la corsa dei prezzi dei non ferrosi industrial­i

Le prospettiv­e dell’intero settore restano favorevoli Torna la calma su zinco, piombo e rame

- Gianni Mattarelli

pDopo da parte dei cinesi a causa di tentativi più aggressivi delle autorità le frenare le bolle rialziste con l’aumento dei cosiddetti margini e con limiti sugli scambi, mentre circolavan­o voci di chiusura delle sessioni di borsa della tarda notte. Tutto ciò non era stato sufficient­e a impedire i forti aumenti avvenuti soprattutt­o nel settore molto trattato dei ferrosi che sono proseguiti lunedì, sia pur seguiti dai ribassi di ieri.

Intanto l’umore dei cinesi dovrebbe essere migliorato, come tra l’altro comunicato ieri dalla Goldman Sachs che in una nota, riferendos­i ai loro incontri con i clienti in Cina durante le ultime due settimane, afferma che certi operatori starebbero aspettando una correzione all’ingiù dei prezzi prima di posizionar­si in acquisto a termine, mentre altri sarebbero direttamen­te rialzisti puntando a 6-7mila $ per il rame.

Alcuni analisti sarebbero però più cauti, perché mentre le importazio­ni cinesi di rame raffinato in ottobre sono scese del 45% da un anno, gli impianti locali hanno nel frattempo continuato a importare minerali concentrat­i sino a spingere la raffinazio­ne a nuovi massimi, con un +8% annuo nei primi 10 mesi. E ciò potrebbe portare sul lungo termine a un’ulteriore minor dipendenza della Cina dalle importazio­ni di catodi. Ma sono consideraz­ioni premature che non incidono quando la tendenza rialzista è guidata da fattori più immediati.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy