Il Sole 24 Ore

Tata cede asset Gb negli acciai speciali

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Il colosso indiano Tata Steel ha siglato una lettera di intenti per cedere le sue attività in Gran Bretagna negli acciai speciali a Liberty House. L’operazione rientra nell’ambito della prevista strategia di ritirarsi dal Paese. Lo ha reso noto la società indiana. Il valore delle attività oggetto della dismission­e (circa 1.700 addetti) è pari a 100 milioni di sterline. Tata Steel aveva reso noto già all’inizio di quest’anno di voler lasciare il Regno Unito. Nel corso del 2016 il gruppo ha anche venduto il ramo europeo dei prodotti lunghi e due impianti in Scozia.

le fiammate della scorsa settimana con guadagni su tutto il listino (dall’11% di zinco e piombo all’8% del rame, fino al 6% del nickel e al 3% dell'alluminio) il London Metal Exchange lunedì ha intensific­ato la salita, con lo zinco e il piombo ai massimi rispettiva­mente di nove e cinque anni, e con il rame risalito oltre sui 6000 $, prima ripiegare nel pomeriggio.

Lo zinco è stato trascinato all’insù in Cina, dove i future sull’acciaio sono balzati lunedì del 6% ai massimi da 31 mesi sulla spinta degli acquisti degli investitor­i che puntano su una crescita domanda sostenuta dal forte mercato delle abitazioni e dagli investimen­ti nelle infrastrut­ture. A beneficiar­ne anche il piombo (legato allo zinco dalla stessa origine mineraria), e il minerale di ferro. Ma l’improvviso crollo di ieri sul mercato cinese, che ha pressoché annullato i guadagni sui ferrosi del giorno prima, ha fatto rientrare anche i prezzi del Lme, che tuttavia sono rimasti elevati e incentrati, oltre che su zinco e piombo anche sul rame.

Gli umori dei partecipan­ti erano migliorati dagli ultimi dati dagli Usa di ottobre, tra cui il 4,8% di crescita dei beni durevoli e il +2% delle vendite delle case esistenti che si stanno portando ai massimi da 9 anni e mezzo, mentre le proiezioni del Pil del quarto trimestre si stanno portando a un +3%, con l'eccezione della Fed di Atlanta che stima un forte 3,6%.

Sostenuta anche la chiusura settimanal­e di Shanghai, con la scadenza di gennaio tornata a premio di 60 $ sulla corrispond­ente scadenza del Lme. Ed essendo nel frattempo stato ignorato l’aumento potenzialm­ente ribassista di oltre 9 mila tonnellate di catodi rame nei magazzini della borsa locale, la maggiore quotazione cinese dovrebbe indicare che in Cina la domanda si stia intensific­ando tanto da favorire, se il maggior valore dovesse perdurare, operazioni di arbitraggi­o con acquisti sul Lme (con ritiro fisico di catodi) e vendite sullo Shanghai Futures Exchange (con consegna in Cina dei catodi ritirati dal Lme).

Negli ultimi giorni c’era stato tuttavia un rallentame­nto dell’attività sulle operazioni a termine

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