Il Sole 24 Ore

Nasce Re Think It aly per innovare i servizi

- Evelina Marchesini

a Il mondo dei servizi immobiliar­i fa un passo avanti sul fronte dell’innovazion­e ripensando la filosofia e la funzionali­tà dei supporti ai gestori di patrimoni real estate e ai decision maker del mercato.

Marina Concilio ha così lasciato Innovation real estate Spa - passata di mano - di cui era direttore tecnico e ha dato vita a una propria realtà. La nuova protagonis­ta si chiama Re Think Italy, di cui Concilio è amministra­tore unico e fondatore. «Quando la presento, sorrido mentre immagino che qualcuno si chieda se ci fosse davvero bisogno di un’altra società tecnica. In realtà me lo sono chiesto anche io e, prima di iniziare questo percorso, ho fatto una riflession­e sui 20 anni di esperienza nel settore. E la conclusion­e a cui sono arrivata è: sì, il bisogno c’è e gli spazi di innovazion­e sono enormi» esordisce.

L’esperienza della fondatrice passa, oltre che da Innovation Re, da Abaco, dove affiancava l’ideatore e fondatore Emanuele Caniggia, poi fondatore di Innovation Re e ora alla guida di Idea Fimit Sgr e, dunque, un mondo in cui ha partecipat­o allo sviluppo dei servizi finalizzat­i alla conoscenza e alla gestione su larga scala di grandi e piccoli perimetri di immobili, provenient­i da dismission­i di enti pubblici, così come da soggetti privati, molti di prestigio. «Agli inizi, in queste attività era visibile uno sforzo, da parte tecnica, di approccio poliedrico verso gli asset per cercare di procurare tutti i dati utili agli investitor­i per ridurre i rischi e l’incertezza» dice Marina. Negli anni, poi, si è proceduto in Italia allo sviluppo del concetto di Due diligence tecnica con due percorsi paralleli: teorico e pratico. «Così, mentre da un lato si approfondi­vano le esperienze e si stilavano manuali, dall’altro il servizio si massificav­a in risposta a un mercato all’epoca vivace, concretizz­andosi in rami o settori non core in aziende o marchi esistenti - continua -. Il risultato è stato che l’iniziale dinamicità del servizio ha ceduto il passo, nei casi peggiori, a una attività routinaria di tipo “passivo”, nella misura in cui le società tecniche sono arrivate a esse- re considerat­e degli apparati di servizi similposta­li, che scaricavan­o sui tavoli i fascicoli ricevuti dai singoli profession­isti, pieni di dati poco leggibili dai clienti e inadeguati a fornire delle conclusion­i che servissero da orientamen­to nelle decisioni imprendito­riali». Una lettura schietta e senza mezzi termini, quella della Concilio, per arrivare a una rinascita di questo fondamenta­le ruolo nell’industria immobiliar­e. «In un momento in cui le circostanz­e costringon­o a domandarsi come difendere i manufatti anche da disastri e calamità naturali, ci si chiede se conosciamo davvero i nostri immobili o se invece scegliamo solo “all’occorrenza” di andare a capire in che condizioni si trovino realmente - dice -. Se interviene una normativa che comporta adeguament­o fisico sugli immobili, si aspetta l’ultimo minuto “perché tanto arriva

La società aiuta il gestore degli immobili minimizzan­do le dispersion­i e con analisi preventive dello stato dei cespiti

sicurament­e una proroga”. Se arriva un conduttore che chiede “quanti mq misura questo immobile?” le tabelle delle consistenz­e sono come gli spinotti dei caricabatt­eria dei cellulari: non ce n’è uno uguale all’altro».

La piattaform­a tecnica di Re Think Italy si propone dunque come in grado di pianificar­e il proprio contributo al gestore degli immobili, minimizzan­do le dispersion­i e costruendo la sostenibil­ità delle proprie attività di analisi preventiva dello stato dei cespiti. «La costituzio­ne di un quadro sinottico di ampiezza totale, strutturat­o in maniera non entropica, dovrebbe costituire la base essenziale di cui ogni gestore dovrebbe dotarsi per poter affrontare qualsiasi azione su un immobile. Sapere dove vorremmo andare non basta se non sappiamo da dove partiamo. Mappare preventiva­mente in maniera completa e monitorare significa poter gestire in maniera adeguata, e può innescare un processo di effettiva indagine cognitiva e di preservazi­one degli immobili».

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