Il Cipe sblocca piani per 15,2 miliardi Il Comune di Torino si sfila dalla Tav
Approvati i piani operativi dei ministeri - La cassa sale dai 2,1 miliardi del 2016 ai 3,5 del 2017
pIl governo sblocca i piani operativi per gli investimenti del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 20142020, per un valore totale di finanziamenti pubblici statali di 15,2 miliardi di euro. Alle infrastrutture 11,5 miliardi, all’ambiente 1,85, allo sviluppo produttivo 1,4, alle politiche agricole 400 milioni.
L’approvazione dei piani, proposti dai rispettivi ministeri, è arrivata dal Cipe, nella seduta di ieri, preceduto in mattinata dalla Cabina di regia Stato-Regioni.
Si tratta della "seconda puntata" del Cipe del 10 agosto scorso, che oltre ad assegnare 14,4 miliardi Fsc ai Patti per il Sud (delibera in Gazzetta il 15 novembre) aveva ripartito per "aree tematiche" i restanti 15,2 miliardi, rinviando però lo sblocco effettivo dei fondi all’approvazione di «piani operativi» proposti dai vari ministeri. Cosa che è appunto avvenuta ieri.
Una volta che le delibere saranno registrate dalla Corte dei conti, i soggetti beneficiari (Anas, Regioni, Rfi, o i Ministeri) potranno cominciare a pubblicare bandi di gara o ad assegnare le risorse. L'obiettivo del Governo è accelerare gli investimenti: la spesa effettiva del Fondo coesione è stata di circa 1,8 miliardi di euro nel 2015, già in salita quest’anno a circa 2,1 mld. Nella legge di bilancio in approvazione viene autorizzata per il 2017 una spesa Fsc di 3,47 miliardi, aumentata rispetto ai 2,8 «a legislazione vigente». L’obiettivo, ambizioso, è dunque salire dai 2,1 miliardi di quest'anno, a quasi 3,5.
Per il 2017 il tetto di spesa è stato aumentato (sempre nel testo Camera) da 3,1 a 3,9 miliardi, e per il 2018 da 2,4 a 3,4 miliardi.
Naturalmente ottenere questi obiettivi non sarà una passeggiata. Servono progetti cantierabili o programmi di incentivi subito operativi. Ma l’operazione "Patti" con Regione e grandi città lanciata dalla primavera scorsa dal governo serve proprio a concordare liste di interventi, fissare obiettivi temporali di spesa, mettere l’Agenzia per la coesione come "cane da guardia" dell’attuazione concreta.
Soddisfatto il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, autore del piano da 11,5 miliardi: «Un piano robusto - ha commentato - per migliorare la rete stradale e ferroviaria, favorendo l’accessibilità ai territori e all'Europa, superando le strozzature nella rete, in particolare nelle aree urbane. Forte impegno anche per la mobilità sostenibile con il Piano metropolitane e il rinnovo del materiale nel trasporto pubblico locale». 7 Il Fondo sviluppo e coesione (Fsc) è, con i Fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri in attuazione dell’articolo 119, della Costituzione e dell’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Ue. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) svolge funzioni di coordinamento in materia di programmazione nazionale, nonché di coordinamento con le politiche comunitarie
Una delle novità del piano Delrio è la forte attenzione alla messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti, con manutenzioni straordinarie stradali per 1.021 milioni, un piano grandi dighe da 294 milioni, fondi per la sicurezza ferroviaria per 300 milioni (che si aggiungono agli 1,8 miliardi già presenti nei piani Rfi).
Il piano operativo del Ministero Sviluppo economico (su cui si veda altro articolo a pagina 8) conta 1,4 miliardi, di cui 916 milioni per i Contratti di sviluppo («consentiranno - spiega il Mise - lo scorrimento della graduatoria del bando Invitalia e il sostegno di iniziative di investimento condivise dalle Regioni, coerenti con il Piano Industria 4.0»), 350 milioni per il piano di sostegno all’industria aerospaziale, e 100 milioni per potenziare il Piano Iniziativa Pmi.
All’Ambiente 1,85 miliardi, con la novità dei 273 milioni per avviare il piano prevenzione frane e anti-erosione delle coste, oltre a 533 milioni per la bonifica dei Sin e 598 per fognature e depurazione.
Il Cipe ha anche approvato i Patti con Regioni e città del Centro-Nord firmati da Renzi negli ultimi mesi, assegnando 723,55 milioni di Fsc al Lazio, 718,7 alla Lombardia e 110 milioni ciascuno ai Patti con le città metropolitane di Milano, Firenze, Genova, Venezia. Parte di queste risorse (circa la metà) sono già nei piani operativi di cui sopra, la parte restante è stata “assegnata in anticipo" dal Cipe a valere sugli ultimi 10,9 miliardi Fsc che saranno in bilancio solo dal 1° gennaio prossimo.
Il Cipe ha poi assegnato circa 90 milioni di euro a favore di interventi nei Comuni per opere immediatamente cantierabili o completamenti di progetti. E ha approvato il Programma complementare (Pac) al Pon 2014-20 Infrastrutture e reti, per un valore di 670 milioni (per il dettaglio delle decisioni Cipe si veda sul sito del Dipe).
I PATTI TERRITORIALI Ok agli accordi siglati dal premier nelle scorse settimane con Lombardia, Lazio, Milano, Firenze, Genova e Venezia