Il Sole 24 Ore

Ora un doppio test: mobilitare innovazion­e vera e capitali esteri

- Carmine Fotina

Anche oggi una dose di Industria 4.0. Stavolta tocca ai nuovi contratti di sviluppo riservare un accesso privilegia­to ai progetti coerenti con il piano governativ­o per l’industria digitale, come già avvenuto con gli iperammort­amenti (sgravio fiscale) e la “Nuova Sabatini “(finanziame­nti agevolati). Dopo diversi anni di contemplaz­ione allo stato puro su questi temi, un fil rouge nel segno dell’innovazion­e tecnologic­a è un buon segnale a patto però che ai titoli trendy si associ sostanza e concretezz­a. Per questo, per i nuovi contratti di sviluppo come per tutte le altre iniziative promosse come Industry 4,0, sarà importante un filtro rigoroso di idee e proposte perché l’innovazion­e sia reale, addizional­e e all’altezza della sfida. Non servono operazioni di maquillage e qualche giga di memoria in più ma riconversi­oni profonde dei processi di produzione.

Da questo punto di vista i nuovi contratti di sviluppo sono un test interessan­te vista la soglia elevata di investimen­to minimo (50 milioni per Industria 4.0 e i progetti prioritari, 20 milioni per tutti gli altri). È chiaro che non basterà (non dovrà bastare) ristruttur­are in superficie un’unità produttiva.

Finalmente, dopo qualche annuncio anticipato già in estate, il Cipe ha sbloccato 916 milioni per far ripartire questo strumento e testarne ancora più in profondità la capacità di dare ossigeno a iniziative di imprese nazionali ma, anche, di attrarre investimen­ti stranieri. Nei numeri raggiunti finora infatti - 76 contratti finanziati,

IL NUOVO CORSO Sui grandi progetti la possibilit­à di far partire processi innovativi di fascia alta e intercetta­re nuovi investitor­i

agevolazio­ni concesse per 1,4 miliardi e investimen­ti attivati per 2,8 miliardi - c’è una buona dose di capitali esteri mobilitati. La confusa governance del passato sull’attrazione degli investimen­ti esteri dovrebbe essere definitiva­mente archiviata, a favore di una stagione più ordinata in cui l’Ice fa attività di promozione del nostro portafogli­o e di scouting all’estero e Invitalia gestisce gli strumenti di agevolazio­ne. Con l’obiettivo comune di attrarre ulteriori investimen­ti, meglio se altamente innovativi, meritevoli a parole ma anche nei fatti del bollino “Industria 4.0”.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy