A BolognaFiere dopo lo stop riapre i battenti il Motor Show
Domani il via alla 40esima edizione con 200 espositori e 43 marchi EMILIA ROMAGNA
pLa forte ripresa del mercato dell’auto è il viatico dell’ottimismo con cui BolognaFiere si prepara a tagliare ufficialmente domani il nastro della 40esima edizione del Motor Show. Il Salone internazionale dell’auto rinasce dopo tre anni travagliati e il black out di due edizioni - la 2013 e la 2015 - con 200 espositori, 43 marchi auto (il gruppo Fca al gran completo, Psa con Peugeot, Citroen e Ds, Renault, Toyota, Smart ma anche Land Rover, Lamborghini, Pagani, Bentley, Jaguar, McLaren...) con 300 auto in vetrina e 12 anteprima nazionali. Il tutto su 9 padiglioni del quartiere Michelino completamente occupati cui si sommano quasi 46mila metri quadrati all’esterno tra sette aree test drive, tre piste scoperte e una coperta per i gokart (per un totale di 80mila metri quadrati espositivi).
«Siamo felici di presentare la nostra start-up di questa storica manifestazione – esordisce il presidente di BolognaFiere, Franco Boni – che nell’arco di tre anni porteremo anche alla gloria dei numeri». Rino Drogo, direttore e artefice del nuovo Motor Show, parte dalla previsione di 300mila visitatori (si superava il milione di biglietti negli anni d’oro del salone) ma la formula che mixa spettacolo, brividi, divertimento, patrimonio storico e nuove tecnologie ha ricompattato istituzioni cittadine e mercato automobilistico italiano (oltre il 70% è presente alla kermesse).
Dal 3 all’11 dicembre i patiti di bolidi avranno 86 auto a disposizione da provare su pista, dall’handling alla guida sportiva, passando per l’off-road fino agli inediti test drive su strada pubblica. Nell’area 48 scorrerà l’adrenalina di gare di auto, moto , quad, trial con 200 piloti. Torna il miti- co memorial Bettega con star internazionali. Il padiglione 25 sarà interamente dedicato alla “Passione Classica” per raccontare la storia della tradizione automobilistica mondiale attraverso 117 gioielli a quattro ruote (ma anche 21 moto, un autobus e un camion) di sette musei italiani e dieci collezioni private. Ma c’è spazio anche per le eccellenze della filiera nazionale dell’automotive (dalla componentistica alle officine) e per università e start-up coinvolte in 25 convegni sui temi chiave per il futuro del settore, mentre il centro di Bologna ospiterà il Motor Show Off, una mostra a cielo aperto di edizioni speciali negli scorsi più suggestivi della città.
Nello scenario di grande salute per il mondo dei motori dipinto ieri a Palazzo d’Accursio dal presidente del Centro studi Promotor, Gian Primo Quagliano, «il Motor Show ritrova un ruolo strategico nello stimolare e trasmettere passione e conoscenza per la macchina del futuro. Perché l’auto resterà al centro della mobilità e l’avvento delle nuove tecnologie (vetture elettriche e a guida autonoma) accelererà la domanda di sostituzione».
IL PARTERRE Gruppo Fca al gran completo I modelli sono 300, 12 in anteprima nazionale Previsti 300mila visitatori fino all’11 dicembre