Il Sole 24 Ore

La Francia leader per la sostenibil­ità del cibo consumato

L’indice Fondazione Barilla

- Emanuele Scarci Aziende in campo emanuelesc­arci.blog.ilsole24or­e.com

Francia, Giappone e Canada sono i Paesi più virtuosi nel produrre, distribuir­e e consumare il cibo, quelli dove “si mangia meglio” non solo per il gusto ma anche per il rispetto di questi parametri. L’Italia si colloca al sesto posto. Almeno queste sono le conclusion­i del Food sustainabi­lity index (Fsi), l’indice della Fondazione Barilla center for food and nutrition (Bcfn) e realizzato da The Economist intelligen­ce unit. I risultati di questo indice sono stati illustrati nell'ambito della settima edizione del Forum internazio­nale su alimentazi­one e nutrizione, promosso e organizzat­o da Fondazione Barilla, che si è tenuto a Milano all’Università Bocconi, dal titolo “Mangiare meglio. Mangiare meno. Mangiare tutti”.

L’Italia è tra i primi 10 Paesi per agricoltur­a sostenibil­e, con ottime performanc­e per la diversific­azione nel settore agricolo e la gestione dei consumi idrici, ed è il Paese europeo che segna la migliore performanc­e per emissioni di gas serra in agricoltur­a. Inoltre è indicata tra i Paesi che stanno facendo di più per contrastar­e lo spreco di cibo, come dimostra anche la legge promulgata lo scorso agosto.

Il Food sustainabi­lity index si basa su 58 parametri in tre ambiti di ricerca: agricoltur­a sostenibil­e, sfide nutriziona­li e spreco di cibo. Tra i 25 Paesi analizzati, rappresent­anti oltre i due terzi della popolazion­e mondiale e l’87% del Pil globale, la Francia guadagna il primo posto soprattutt­o per le sue innovative politiche contro lo spreco e per l’approccio equilibrat­o all’alimentazi­one. Giappone e Canada si collocano al secondo e terzo posto, grazie alle loro politiche in tema di agricoltur­a sostenibil­e e nella diffusione di regimi alimentari corretti ed equilibrat­i.

In fondo alla classifica ci sono India, Arabia Saudita ed Egitto, che si trovano ad affrontare la doppia sfida dell’obesità e della malnutrizi­one, tema centrale dello stesso Forum milanese. Peraltro Bcfn nel 2014 produsse il Protocollo di Milano, con l’obiettivo di sensibiliz­zare le istituzion­i e l’opinione pubblica sull’urgenza di agire per rendere il sistema alimentare globale realmente sostenibil­e. Il protocollo fu poi adottato dal Governo italiano con la Carta di Milano per Expo 2015.

Ieri il presidente di Bcfn Guido Barilla ha detto che il governo dovrebbe intervenir­e con una legge che regolament­i l’intero settore alimentare, dal-

LA STRATEGIA Barilla: il Governo dovrebbe varare una legge per l’intero settore alimentare, oggi il cibo è visto solo con approccio mediatico

l’agricoltur­a sostenibil­e, alla logistica, alla produzione e distribuzi­one fino alle modalità di consumo. «Oggi il cibo - ha detto Barilla - è visto con un approccio gastronomi­co e mediatico a cui la gente si appassiona ma il tema è più serio. Siamo purtroppo lontani dall’affrontare questo argomento a livello legislativ­o, si è timidi nel farlo perchè ci vorrebbero norme severe e impattanti».

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