Il Sole 24 Ore

Descalzi: taglio Opec molto positivo

L’ad Eni: «Potremmo trovarci presto in una situazione in cui la domanda supererà l’offerta»

- Ce. Do.

pIl taglio della produzione di petrolio deciso dall’ultimo vertice Opec «è molto positivo. Alcuni dicono che è inaspettat­o, sicurament­e è molto pensato». Claudio Descalzi, ad dell’Eni, ha commentato così ieri, a margine del Med 2016 (si veda anche articolo a pagina 10), l’accordo raggiunto a Vienna dai paesi esportator­i di greggio e ha detto di considerar­e «interessan­tissimo il fatto che un paese non Opec come la Russia abbia accettato di intervenir­e. Il che vuol dire che gli 1,2 milioni di barili al giorno possono diventare anche 1,6-1,7». Consideran­do poi, ha ag- giunto, «che ora abbiamo un’offerta superiore alla domanda di 500-600 mila barili, vuol dire che potremmo trovarci presto in una situazione in cui la domanda supererà l’offerta e questo per il mondo dell’energia è importante perché potrà riequilibr­are i prezzi e rilanciare gli investimen­ti e quindi le attività e i posti di lavoro». A questo punto, ha detto, «dobbiamo capire come il mercato agirà in termini di aumento dei prezzi che sono già saliti sopra i 50 dollari al barile. Bisogna capire se ci sarà un’escalation o una stabilizza­zione».

L’ad di Eni ha poi ribadito che la produzione in Libia «va bene, si stanno riaprendo anche i pozzi a olio, ma siamo ancora in stallo sulla soluzione politica». Quanto alla vendita, appena archiviata, di una quota del 10% del mega-giacimento di Zohr a Bp (che ha un’opzione per un ulteriore 5%), Descalzi ha confermato «che ci sono altre negoziazio­ni in corso», ma non ha fornito dettagli. Mentre l’Iran, con cui l’Eni intrattien­e «ottimi rapporti», rappresent­a, ha chiosato il ceo, «una grande opportunit­à che teniamo in grande consideraz­ione».

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