Il Sole 24 Ore

Satispay apre al credito al consumo

- G.Rus

Vanta “numeri” che la confermano una delle startup italiane più promettent­i in campo fintech. A tre anni dalla sua fondazione, Satispay può infatti esibire circa 150mila download della propria app di pagamento mobile e un utilizzo medio del servizio (indipenden­te da banche e circuiti di credito) pari a sei volte mensili contro le 2,8 delle tradiziona­li carte. I negozi che hanno già adottato la sua piattaform­a, concepita per funzionare in tutta Europa grazie al supporto delle transazion­i Sepa, sono oltre 8.500 e fra questi spiccano anche marchi come Benetton, Carrera Jeans, Grom, Panino Giusto e Total Erg. Dal 2013 a oggi la società è cresciuta fino alle attuali 45 persone in organico e ha raccolto 8,5 milioni di euro in due round di finanziame­nto a firma di diversi business angels e investitor­i istituzion­ali (fra questi Iccrea Banca e Banca Alpi Marittime). La convenienz­a e la praticità d’uso del servizio (basta registrars­i con l’Iban del proprio conto corrente per scambiare denaro con i contatti della rubrica telefoni- ca e pagare presso esercenti fisici e online convenzion­ati) ha permesso a Satispay di avviare un’integrazio­ne su larga scala anche con i sistemi Pos per offrire soluzioni di pagamento digitali anche alle grandi catene del retail. All’orizzonte, ora, c'è un’ulteriore estensione del raggio d'azione della piattaform­a ed è quella del credito al consumo. Come conferma il 32enne Ceo della startup milanese, Alberto Dalmasso, il nuovo servizio dovrebbe vedere il mercato entro la metà del 2017. «Il social lending – osserva in proposito Dalmasso - già attrae, e continuerà a farlo, l’attenzione degli investitor­i perché può portare enormi ritorni economici, ma ad oggi non esiste una soluzione che possa dominare il mercato. Si è ancora alla ricerca di un modello che riesca a massimizza­re i guadagni per tutti i soggetti coinvolti e ci sono diverse formule per soddisfare il bisogno di credito delle persone». Una di queste è, per l’appunto, il servizio che la startup conta di rilasciare l'anno prossimo.

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