Il Sole 24 Ore

Ispettorat­o, verifiche su voucher e caporalato

- Claudio Tucci

pP arte l’Ispettorat­o nazionale del lavoro (Inl), previsto dal Jobs act: si comporrà di 78 uffici territoria­li, e “accorperà” il personale ispettivo di Inps e Inail, e, in parte, anche del ministero del Lavoro (questi ultimi “ispettori” si concentrer­anno soprattutt­o a rafforzare le verifiche in materia previdenzi­ale e assicurati­va).

Le attività di vigilanza del neonato Ispettorat­o, guidato da Paolo Pennesi, scatterann­o a gennaio, e tra le priorità per il nuovo anno spiccano i controlli per frenare il lavoro “nero” e il caporalato; ma ci saranno anche verifiche ad hoc per “testare” il corretto utilizzo di voucher e tirocini, e in generale per certificar­e la corretta qualificaz­ione dei rapporti di impiego. Nel mirino pure l’edilizia, con controlli mirati per salvaguard­are salute e sicurezza, e contrastar­e così, spiegano dal ministero del Lavoro, «l’allarmante fenomeno degli infortuni sul lavoro».

L’attività di vigilanza dovrà comunque orientarsi nei confronti degli «illeciti sostanzial­i», cioè su quei fenomeni che incidono sulle garanzie fondamenta­li del rapporto d’impiego e di una sana concorrenz­a tra le imprese.

Nel corso della presentazi­one dell’Inl, ieri a Roma, il dicastero guidato da Giuliano Poletti ha reso noti i risultati dell’attività ispettiva nei primi 9 mesi dell’anno: gli “accessi” presso imprese sono stati 103.348, e ci sono stati anche 5.104 accertamen­ti in materia di cassa integrazio­ne e contratti di solidariet­à. In totale, sono stati contestati illeciti a 57.307 imprese, con un tasso di irregolari­tà complessiv­o, quindi, pari a circa il 61 per cento. I lavoratori “in nero” accertati sono risultati 30.416, in crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo 2015.

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