Ispettorato, verifiche su voucher e caporalato
pP arte l’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl), previsto dal Jobs act: si comporrà di 78 uffici territoriali, e “accorperà” il personale ispettivo di Inps e Inail, e, in parte, anche del ministero del Lavoro (questi ultimi “ispettori” si concentreranno soprattutto a rafforzare le verifiche in materia previdenziale e assicurativa).
Le attività di vigilanza del neonato Ispettorato, guidato da Paolo Pennesi, scatteranno a gennaio, e tra le priorità per il nuovo anno spiccano i controlli per frenare il lavoro “nero” e il caporalato; ma ci saranno anche verifiche ad hoc per “testare” il corretto utilizzo di voucher e tirocini, e in generale per certificare la corretta qualificazione dei rapporti di impiego. Nel mirino pure l’edilizia, con controlli mirati per salvaguardare salute e sicurezza, e contrastare così, spiegano dal ministero del Lavoro, «l’allarmante fenomeno degli infortuni sul lavoro».
L’attività di vigilanza dovrà comunque orientarsi nei confronti degli «illeciti sostanziali», cioè su quei fenomeni che incidono sulle garanzie fondamentali del rapporto d’impiego e di una sana concorrenza tra le imprese.
Nel corso della presentazione dell’Inl, ieri a Roma, il dicastero guidato da Giuliano Poletti ha reso noti i risultati dell’attività ispettiva nei primi 9 mesi dell’anno: gli “accessi” presso imprese sono stati 103.348, e ci sono stati anche 5.104 accertamenti in materia di cassa integrazione e contratti di solidarietà. In totale, sono stati contestati illeciti a 57.307 imprese, con un tasso di irregolarità complessivo, quindi, pari a circa il 61 per cento. I lavoratori “in nero” accertati sono risultati 30.416, in crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo 2015.