Il Sole 24 Ore

Atti sintetici favoriscon­o una giustizia efficiente

- P.Mac.

pTagliare i tempi del processo grazie alla sinteticit­à e alla chiarezza degli atti giudiziari. Elementi tanto importanti da meritare di entrare nel Codice civile e penale come principi generali, da farne oggetto di formazione universita­ria e di valutazion­e della profession­alità delle toghe. Le indicazion­i arrivano dal gruppo di lavoro voluto dal ministro della Giustizia Andrea Orlando e presieduto dal capo dipartimen­to di Via Arenula Antonio Mura.

Le proposte riguardano una iniziale raccolta di protocolli processual­i, condivisi dall’avvocatura con la Cassazione e con molti uffici giudiziari di merito. L’inten- to è disegnare prassi virtuose anche in materia di redazione degli atti processual­i che, anche se non vincolanti, abbiano un forte valore persuasivo, con la definizion­e di prassi autorego-lamentate in base a interpreta­zioni condivise delle regole del processo. Tra le proposte anche la realizzazi­one di una banca dati delle buone prassi.

Dal punto di vista normativo spetta al legislator­e intervenir­e per inserire nei codici i principi generali che riguardino sia gli atti degli avvocati sia quelli del giudice. La sinteticit­à è d’obbligo anche nell’oralità, si dovrà dunque intervenir­e con norme che diano maggiori poteri alla condizione del- l’udienza e rendano conforme la relazione introdutti­va e la discussion­e ai canoni della concentraz­ione e della specificit­à. Il ministro Orlando per gli interventi organizzat­ivi di sua competenza procederà con un decreto.

Pesa l’incognita referendum «Se ci saranno le condizioni politiche - spiega Orlando - questo lavoro sarà il presuppost­o per un intervento normativo. Se non ci saranno, le consegnere­mo ai posteri». Orlando ha ricordato che la lunghezza degli atti ostacola anche l’informatiz­zazione del processo.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy