Austria, Van der Bellen presidente filo-Europa
Nelle presidenziali affermazione del candidato Verde, l’ultranazionalista Hofer concede la vittoria
pAlexander Van der Bellen è il nuovo presidente austriaco, dopo la più lunga campagna elettorale della storia austriaca a causa dell’annullamento del voto di maggio per irregolarità procedurali. I risultati definitivi danno il verde Van der Bellen al 53,3% e il suo rivale, l’ultranazionalista Norbert Hofer al 46,7 per cento. Mancano nel conteggio i voti per posta che comunque non dovrebbero cambiare il risultato. Affluenza del 73,9 per cento, in aumento rispetto al 72,65% della scorsa votazione a maggio. L’interesse mediatico, anche internazionale, che ha circondato queste elezioni presidenziali non ha precedenti nella storia dell’Austria visto che dovevano rispondere anche alla domanda se il populismo antiestablishment, dopo Brexit e l’elezione di Donald Trump, stesse diventando globale.
Il vincitore delle presidenziali austriache, Van der Bellen, ha detto di essere sempre stato «a favore di un’Austria filo-europea», un’affermazione che probabilmente lo ha portato alla vittoria. Neppure due ore dopo la chiusura dei seggi, Van der Bellen si è ritrovato negli studi della televisio- ne austriaca pubblica Orf per stringere la mano al sua avversario, Norber Hofer, esponente dell’estrema destra austriaca, che ha concesso la vittoria.
«Sono infinitamente triste di non esserci riuscito. Volevo prendermi cura dell’Austria», ha scritto il candidato ultranazionalista Hofer su Facebook ammet- tendo la sconfitta alle urne e complimentandosi con Van der Bellen. «È giusto rispettare un voto democratico», ha detto in tv il leader Fpö Heinz Christian Strache.
Ma la sconfitta brucia e parecchio nel campo degli sconfitti e già si cercano le cause. «Norbert Hofer è stato vittima di una vera e propria campagna di paura contro la sua persona», ha commentato a caldo il leader degli ultranazionalisti austriaci Fpö Heinz Christian Strache. «Di certo ha pesato molto nelle zone rurali l’indicazione di voto per Van der Bellen dato dal segretario della Övp, il partito popolare di ispirazione cattolica Reinhold Mitterlehner», ha aggiunto Strache, che ha sottolineato che quello di Hofer «comunque è il miglior risultato mai raggiunto dalla Fpö a livello nazionale». Marine Le Pen del Front Nationale si è congratulata con l’Fpö.
Numerose le prime reazioni internazionali al voto austriaco. «La vittoria di Van Der Bellen in Austria è davvero una bella notizia per l’Europa», ha scritto in un tweet a caldo il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. «Gli austriaci inviano un chiaro segnale pro-europeo. Il partito dei populisti di destra in Europa fallisce. Il tentativo della Fpoe di segnare la campagna con paura e menzogne non è riuscito. Dobbiamo sfidare i populisti e smascherarli», ha commentato, sempre su Twitter, Manfred Weber, capogruppo del Ppe al Parlamento europeo. Gli ha fatto eco il premier socialista francese, Manuel Valls, che seguiva con molta attenzione le vicende alpine in vista del voto francese del 2017: «Bella vittoria di Alexander Van der Bellen in Austria. Il populismo non è inevitabile per l’Europa».
«Che sollievo per tutta l’Europa», ha detto il vice cancelliere e ministro dell’Economia tedesco, Sigmar Gabriel, commentando su twitter la vittoria del candidato ecologista al ballottaggio del presidenziali in Austria, «una vittoria chiara contro il populismo di destra» di Norbert Hofer. La vittoria di Alexander Van der Bellen «è una sconfitta pesante per il nazionalismo e il populismo retrogrado ed antieuropeo», ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, che, congratulandosi con Van der Bellen, sottolinea come lui abbia vinto con «una campagna ed un messaggio chiaramente pro europei».
La carica di presidente della Repubblica in Austria ha molti poteri quali la nomina del cancelliere, dei giudici della corte suprema, dei maggiori funzionari pubblici, di sciogliere le camere e indire nuove elezioni, ma per convenzione si è mantenuta nei limiti di un potere solo cerimoniale. Con Hofer però la musica avrebbe potuto cambiare giocando la carta delle elezioni anticipate visto che l’Fpö è in testa nei sondaggi rispetto ai socialdemocratici e popolari.
I RISULTATI Il vincitore ha conquistato il 53,3%, il rivale si è fermato al 46,7% Mancano i voti per posta che non dovrebbero influire