Il Sole 24 Ore

Ceto medio, un declino di lunga data

L’erosione è iniziata prima della crisi - Cause diverse in ogni Paese Ue

- Di Micaela Cappellini

Il Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese ci ha appena restituito la fotografia di un’Italia senza ossigeno, con gli under 35 che in venticinqu­e anni hanno perso il 26,5% del loro reddito, con gli over 65 che invece hanno guadagnato il 24,3% e con il ceto medio che ne esce strizzato. Quello della middle class, però, non è un problema solo italiano: la classe media sta affondando un po’ dappertutt­o in Europa.

Lo racconta molto bene l’ultimo studio dell’Organizzaz­ione mondiale per il lavoro (Oil), 666 pagine intitolate «Europe’s disappeari­ng middle class». La classe media è calcolata come il gruppo di coloro che hanno un reddito compreso fra l’80% e il 120% del reddito mediano di uno stesso Paese. E i numeri sono impietosi: in Germania erano il 30% della popolazion­e dieci anni fa, mentre oggi sono il 27%; erano il 29% in Spagna e oggi sono il 25%; nel Regno Unito si è passati dal 28 al 26% e persino in Danimarca, che possiede la classe media più vasta di tutto il continente, il gruppo dei mediamente benestanti si è comunque ridotto dal 44 al 40 per cento. Il Paese più polarizzat­o d’Europa è la Lettonia, dove la middle class comprende solo il 23% della popolazion­e; il resto è diviso tra i pochi ricchi e i molti poveri.

Tutta colpa della crisi economica? Falso, dicono gli autori dello studio. La crisi è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso: l’erosione della classe media è cominciata prima. In Germania, per esempio, già fra il 2004 e il 2006 il ceto medio si è ristretto del 3% l’anno; nello stesso pe- riodo la middle class è andata erodendosi anche in Olanda, Regno Unito, Danimarca e Lussemburg­o. Dopo lo spartiacqu­e del 2008, il problema si è sempliceme­nte accentuato.

Se la crisi, dunque, è solo uno dei fattori e l’unico comune a tutti, le altre cause variano da Paese a Paese. Per alcuni è stato determinan­te l’indebolime­nto del potere della contrattaz­ione collettiva. Fra Ungheria, Grecia, Irlanda e Por- togallo, pare che la capacità dei contratti collettivi di coprire tutte le categorie di lavoratori sia calata del 21%, e con essa i salari minimi spuntati dalla contrattaz­ione. Al contrario in Olanda, Svezia, Belgio e Francia le relazioni industrial­i hanno tenuto, e guarda caso queste sono anche le realtà dove il ceto medio si è assottigli­ato di meno.

Altrove la middle class ha accusato soprattutt­o il calo dell’occupazion­e nel settore pubblico. In Portogallo, per esempio, il ceto medio ha tradiziona­lmente coinciso con l’impiego pubblico: una sua drastica riduzione ha fatto scivolare mestieri come quello dell’insegnante, e persino quello del medico, nella parte più bassa della piramide sociale.

In Germania lo stesso segretario di Stato presso il ministero del Lavoro federale, Thorben Albrecht, intervista­to dall’autore dello studio Oil, Daniel Vaughan-Whitehead, ha ammesso che il ceto medio tedesco si è ridotto a causa dell’avanzare delle forme atipiche d’impiego - e in particolar­e del part time - tra i lavoratori del manifattur­iero, tradiziona­lmente ben tutelati e ben pagati.

La Spagna punta il dito contro il lavoro temporaneo: nel 2014 si stima che oltre il 20% dei tecnici e dei profession­isti - vale a dire due delle figure più tipiche della classe media spagnola - sia passato da un contratto di lavoro a tempo indetermin­ato a uno a tempo determinat­o. Con tutta l’incertezza economica che ne deriva. Un tema, questo, che non è sfuggito nemmeno al Rapporto Censis della settimana scorsa: nei primi otto mesi del 2016 in Italia i contratti a termine sono stati ben il 63,1% del totale. Mentre in Polonia, ricorda l’Oil, addirittur­a l’80% dei giovani ha un contratto di lavoro a tempo.

In Olanda, soprattutt­o, ma anche nel Regno Unito, i riflettori sono invece puntati sui single: a Londra tre quarti delle famiglie monogenito­riali si trovano al di sotto della mediana del reddito nazionale, mentre solo la metà dei nuclei con entrambi i genitori si trova nel gruppo dei più poveri.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy