Ancona e Genova si concentrano sulle aggregazioni
I nuovi presidenti
pPur con l’incognita delle dimissioni del premier, arrivate dopo l’esito del referendum costituzionale, la riforma dei porti (per ora) prosegue. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, sta per firmare la nomina di Pietro Spirito alla presidenza dell’Autorità portuale di sistema del Mar Tirreno centrale (Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia) mentre sono già arrivate quella di Rodolfo Giampieri all’Adsp del mare Adriatico centrale (con i porti marchigiani e abruzzesi di Ancona, Pesaro, Falconara, San Benedetto del Tronto, Pescara e Ortona), quella di Paolo Emilio Signorini alla Adsp del Mar Ligure occidentale (Genova e Savona), che si insedia oggi, e quella di Daniele Rossi all’Adsp del Mar Adriatico centro-settentrionale (che comprende solo Ravenna).
I presidenti delle Adsp che fanno capo ad Ancona e Genova si preparano dunque ad affrontare l’aggregazione di porti diversi. In particolare Giampieri che, spiega, gestirà «un nuovo soggetto giuridico con 215 chilometri di costa. Si uniscono sei porti e si creerà una banchina unica che può dare tanto al territorio. Mi preparo a fare 20 giorni di incontri con i presidenti delle Regioni Marche e Abruzzo, con i comandanti dei porti, con le parti sociali e con gli operatori. Entro tre mesi dovremo stilare un piano operativo triennale dell’Adsp capace di esaltare le peculiarità dei singoli porti e superare i campanili per entrare in una dinamica di sistema. La nuova Authority punterà a essere un facilitatore per le imprese, con l’intento di creare ricchezza e occupazione sul territorio e con una vocazione indirizzata a container, rinfuse e traghetti ro-pax (merci e passeggeri, ndr) ».
Anche Signorini sottolinea che si dedicherà «all’integrazione tecnico-amministrativa di Genova con Savona, sotto il profilo dei progetti in corso, dello sviluppo del traffico container e di quello crocieristico. Ci vorrà circa un anno per terminare tutto. Poi c’è un altro passo da fare: capire qual è la posizione competitiva di questa Adsp a fronte dello scenario portuale mondiale. I termi-
LA RIFORMA AVANZA Il ministro delle Infrastrutture Delrio sta procedendo con la nomina dei vertici delle nuove Autorità di sistema portuale
nal devono essere in una posizione negoziale con chi movimenta le merci e le lavora. Alla luce di questo si devono decidere le priorità per gli investimenti in corso e l’avvio di nuovi investimenti».
Sia Giampieri che Signorini, comunque, auspicano che le dimissioni di Matteo Renzi non pregiudichino il pieno compimento della riforma portuale appena varata. Fermarla «sarebbe una follia istituzionale » , afferma il presidente dell’Adsp ligure; mentre Giampieri sottolinea che con la riforma « si riesce finalmente ad avere una visione di sistema Paese sulla portualità. È un’occasione irripetibile, perderla sarebbe impensabile » .